Lista Civica per Tufino: su Paenzano è tempo di invertire la rotta

Tufino – Entra nel vivo la campagna elettorale a Tufino, e la Lista Civica Per Tufino, guidata dal candidato sindaco Nicola Di Mauro entra nel merito di una delle questioni che stanno maggiormente a cuore ai cittadini del piccolo comune: la bonifica di Paenzano e la gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti.

 

Di Mauro attacca con veemenza le amministrazioni che dal 1994 a oggi hanno amministrato Tufino: “il nostro territorio ha enormi criticità – esordisce il candidato – eppure in questi anni i personaggi che oggi pretendono di essere ancora sulla cresta dell’onda   hanno barattato la salute, l’economia e la prosperità di un’intera comunità per pochi posti di lavoro, qualche voto e una pioggia di denaro pubblico che hanno miseramente sperperato”.

 

“Dov’era Carlo Ferone – si domanda ironico Di Mauro – quando Lista Civica per Tufino (e prima ancora i comitati dei cittadini e degli ambientalisti) denunciava la gestione scellerata dello STIR di Tufino? E dov’era quando per anni abbiamo reclamato la bonifica delle discariche? Possibile che abbia fatto qualche capatina in Regione solo quando c’erano i soldi dei ristori da riscuotere? E quale beneficio reale avrebbe avuto il nostro Comune da quella montagna di soldi, che invece è stata gestista in modo approssimativo, quando non del tutto scellerato?”

 

Oggi è il tempo della proposta, ma il passato pesa come un macigno sulla testa di chi ha gravi e precise responsabilità. Di Mauro è un fiume in piena e incalza i suoi probabili  avversari:

“E’ prioritario battersi per le bonifiche delle discariche, che dopo oltre dieci anni dalla definitiva chiusura restano ancora una bomba ecologica senza che nessuno abbia mai alzato un dito”.

Il candidato Sindaco rilancia: “La nuova legge regionale ha costituito tre ATO per la provincia di Napoli: ci piacerebbe sapere che cosa pensano Ferone ed Esposito del ruolo che il nostro Comune deve giocare a quel tavolo, se pensano come noi che possa essere l’occasione per collaborare con le altre amministrazioni per avere un ciclo dei rifiuti migliore o preferiscono lasciare che Tufino resti la pattumiera della Regione.

Noi per esempio riteniamo che i lavoratori dello STIR debbano essere salvaguardati, ma che quell’impianto possa trasformarsi in un impianto al servizio della raccolta differenziata. Si può discutere di questo? O è più comodo fermarsi agli slogan e alle promesse da marinaio?”
 

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