Leopolda, oggi il secondo giorno di convention
È stato Ciro Bonaiuto, sindaco di Ercolano, a dare il via alla seconda giornata della sesta edizione della Leopolda. Bonaiuto è alla scrivania sul palco in stile vintage per dirigere i lavori della kermesse politica ideata da Matteo Renzi. Con lui l’altra conduttrice della manifestazione, Ottavia Soncini, vice presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna. La seconda giornata ha preso avvio con la proiezione di un videoclip che ha riassunto le fasi salienti della prima giornata dela Leopolda 2015, mostrando le immagini dei principali ospiti. I conduttori poi hanno ironizzato sui «peggiori undici» titoli di prima pagina dei giornali, presentando un elenco che viene sottoposto alla votazione del popolo della Lepolda. E infine hanno presentato l’iniziativa che consente a 300 partecipanti di visitare questa sera alcuni musei fiorentini.
«Mi pare ovvio che non sia un appuntamento del Pd, non è l’assemblea nazionale del Pd», ha detto il ministro Graziano Delrio, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole di Pier Luigi Bersani secondo il quale il Pd «non c’entra» con la kermesse della Leopolda.
Selfie e strette di mano con i volontari per il premier Matteo Renzi, arrivato nella stazione Leopolda per il secondo giorno della kermesse. Renzi si è soffermato sotto il palco a scambiare qualche parola e foto con i simpatizzanti, poi è tornato “dietro le quinte”. Poco prima del premier è arrivato il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, che aprirà questa seconda giornata rispondendo alle domande del pubblico in un breve question time.
Danja Stocca, militante dei Giovani Democratici di Savona, ha 17 anni ma è già alla sua terza Leopolda: «Di strada ne abbiamo fatta», afferma dal palco di Leopolda 6. Tra volantinaggi e feste («Sì, organizziamo anche feste», dice), crede ancora «nella bellezza della politica», e pazienza se «quando lo diciamo ci sentiamo rispondere “si vede che sei giovane”». Stocca, studentessa al liceo scientifico Orazio Grassi e presidente della Consulta Provinciale degli Studenti della sua città, nel suo intervento ha parlato dei problemi e delle difficoltà dei giovani, e ha lanciato un messaggio di impegno e speranza: «Abbiamo tempo fino al 2018, e speriamo oltre, per cambiare tutto questo, per cambiare verso. Noi faremo tutto il possibile, ma aiutateci».