Legge elettorale, Renzi: “E’ costituzionale, si va avanti”
Matteo Renzi non è preoccupato dagli eventuali ostacoli, imboscate e franchi tiratori per l’approvazione della legge elettorale. «Certo – ha però aggiunto parlando a Canale 5 – quando vedo quanto accaduto ieri in aula penso ci sia bisogno che i parlamentare diano prova di saper decidere». Il segretario si dice anche «tranquillo e sereno» sul dibattito interno al Pd, dove «si discute e si decide».
«Non esiste» il rischio di incostituzionalità per la parte dellanuova legge elettorale che prevede il premio di maggioranza, ha poi sottolineato Renzi. «Chi sostiene questa tesi vorrebbe una legge come nella prima repubblica, cioè il proporzionale come c’è stata fino al 1992. Com Berlusconi abbiamo scritto le regola insieme per non governare più insieme».
«In un mese dalle primarie si è fatto un accordo vero, che riguarda la legge elettorale, il superamento del Senato. Insomma si è fatto un bel pacchettino di riforme», ha detto il segretario del Pd.
«È normale che i piccoli partiti non apprezzino la nuova legge elettorale, ma agli italiani interessa che le cose si facciano, non se i partiti, piccoli ma anche grandi, hanno una poltrona in più o in meno», ha aggiunto Renzi. Per il segretario del Pd «non si può tornare a quando, come nel 2006, il premier annunciava una cosa ed il giorno dopo i partitini della coalizione la smentivano».
Renzi non intende per ora impegnare nessuno degli esponenti politici vicini a lui in un eventuale rimpasto di governo. «Assolutamente no», ha detto. «Non mi interessano le etichette ed i giochini da prima repubblica. Queste cose le decide Letta». Resta quindi all’opposizione? «Io sono all’opposizione di chi pensa di far politica per una poltrona in più».
Entro il 15 febbraio ci sarà un «testo condiviso per superare il Senato e chiarire i poteri delle Regioni», ha annunciato poi Renzi. «Siamo persone serie e andiamo avanti insieme proprio perché non vogliano governare insieme».
Nella riforma elettorale frutto della trattativa tra Renzi e Berlusconi «c’è alcuna norma salva-Lega: a salvarci ci pensano i cittadini che ci votano». È quanto dichiara Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord. «Non abbiamo bisogno di aiuti e aiutini, ci aiutiamo da soli. È una legge elettorale raffazzonata e dal mio punto di vistapessima», ha aggiunto Salvini. «Nessuno ci è venuto incontro ma, a quanto leggo, si sono venuti incontro tra di loro, Pd e Forza Italia, che sono gli unici interessati a portare avanti questa legge elettorale», ha concluso.