Legge elettorale: primo si alla camera

Primo sì della Camera alla legge elettorale. L’Aula ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità dell’opposizione alla riformafiglia dell’intesa tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. I sì sono stati 154, 351 i no. Cinque deputati si sono astenuti. I deputati M5S hanno votato con un bavaglio intorno al braccio e con il pollice in alto, a significare il loro voto favorevole. Solo Massimo De Rosa lo aveva intorno alla bocca. Dopo l’esito del voto M5s, Lega e Fdi hanno abbandonato l’aula.
 
Venti franchi tiratori. La Camera ha respinto, stavolta a scrutinio palese, anche la pregiudiziale di merito presentata da M5S sulla riforma della legge elettorale. Il documento è stato bocciato dall’Assemblea con 377 sì e 120 no: numeri diversi per una ventina di voti rispetto a quelli riportati a scrutinio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità. Nel voto segreto spuntano quindi una ventina di franchi tiratori. Tabulati alla mano, sono tra i 21 e i 30 i deputati che, nel segreto dell’urna, hanno votato per bocciare la legge elettorale, in dissenso dal loro gruppo. L’Aula della Camera è stato sospesa, su richiesta di Ettore Rosato del Pd, per consentire alla commissione Bilancio di esaminare gli emendamenti alla legge elettorale esprimendo il parere richiesto. La seduta riprenderà alle 14:30.
 
Renzi: abbiamo tenuto. «Bene, abbiamo tenuto, ora avanti, si fa». Così Matteo Renzi, parlando con i suoi dopo il voto, esprime soddisfazione, a quanto si apprende, sulla tenuta del Pd.

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