Legge di stabilità: minoranza dem contro Renzi
«Nessuno può obiettare che abbassare le tasse sia giusto. Ma abbassarle prima di tutti a chi, e come, e per che cosa? Che cosa vogliamo fare dell’art.53 della Costituzione, che parla di progressività? Le norme sulla casa della legge di stabilità introducono per via di fatto un 53 bis: chi ha di più paga di meno». Lo scrive su Facebook l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Ma la legge di stabilità appena varata dal governo finisce nel mirino di tutta la sinistra dem.
«Siamo ancora a sfidare l’intelligenza degli italiani. Dire che, a parità di welfare, abbassare le tasse è buono e giusto è come dire viva la mamma», prosegue Bersani, secondo il quale il taglio sulla casa in legge di stabilità introduce il principio «chi ha di più paga di meno. Spero – dice – sia possibile discuterne».
«Sul contante il ministro Padoan in un anno a cambiato idea. Perchè?», chiede inoltre Gianni Cuperlo in un post pubblicato su facebook a proposito della norma inserita nella legge di Stabilità che porta da mille a 3mila euro il tetto per gli acquisti in contanti. «Caro ministro Pier Carlo Padoan – scrive Cuperlo – mi piacerebbe che tu rispondessi a una domanda banale. Questa: meno di un anno fa (era il 19 novembre del 2014) durante un question time alla Camera tu, replicando all’interrogazione di un deputato, hai pronunciato le seguenti parole: ‘La scelta di limitare la circolazione del contante e di procedere ad un progressivo abbassamento della soglia, è motivata dall’esigenza di fare emergere le economie sommerse in considerazione del vasto utilizzo di tale modalità di pagamento in Italia e alla necessità di aumentare la tracciabilità delle movimentazioni finanziarie per contrastare il riciclaggio dei capitali di provenienza illecita, l’evasione e l’elusione fiscalè».
«Ecco, caro ministro – prosegue l’ex presidente del Pd – cosa è accaduto in un anno che ti ha spinto a cambiare radicalmente opinione e soprattutto politica? Sono emersi degli studi che hanno smentito le tue parole dell’anno scorso? Oppure c’è qualche altro elemento che ti ha spinto a una riconsiderazione tanto radicale? Così, per capire. Grazie dell’attenzione e un caro saluto, Gianni Cuperlo».