La musica allieta gli animi

Ci sono stati già diversi precedenti studi ad aver suggerito che ascoltare certi tipi di musica può avere influenza sugli stati d’animo. Ora, un nuovo studio dell’Università del Missouri va a sommarsi a questi e confermare quanto già ipotizzato: ascoltare musica allegra rende allegri, migliorando l’umore, rendendoci perfino felici.

«Il nostro studio fornisce il supporto a ciò che molte persone già fanno: ascoltano la musica per migliorare i loro stati d’animo – ha spiegato la dott.ssa Yuna Ferguson, che ha condotto lo studio – Anche se perseguire la felicità personale può essere vista come un comportamento egocentrico, la ricerca suggerisce che la felicità si riferisce a una maggiore probabilità di un comportamento socialmente utile, una migliore salute fisica, un reddito più elevato e una maggiore soddisfazione nelle relazioni».

Ferguson e colleghi hanno condotto lo studio in due tempi, scoprendo che i partecipanti avevano avuto successo nel migliorare i loro stati d’animo e, a breve termine, hanno aumentato la propria felicità generale – il tutto dopo due sole settimane di test, o ascolto della musica.

Tuttavia, anche se la musica produce certi effetti, questi dipendono dal tipo di musica: per esempio, se si voleva migliorare l’umore o lo stato d’animo si doveva scegliere una musica allegra, piuttosto che una più cupa. Il confronto, in questo caso, è stato tra musiche di Copland in contrapposizione a quelle di Stravinsky. I partecipanti, istruiti al fine di cercare di migliorare il proprio umore, avevano riscosso successo con la musica di Copland, piuttosto che con Stravinsky.
Anche il semplice ascoltare musica, senza l’intenzione di migliorare il proprio stato d’animo pare non sortire grandi effetti.

Nel secondo studio, i partecipanti hanno riferito i livelli più elevati di felicità dopo due settimane di sessioni di laboratorio in cui si ascoltavano musica “positiva”, supportati dall’intento di sentirsi più felici, rispetto al gruppo di controllo che ha ascoltato solo musica.
I risultati finali dello studio sono stati pubblicati sulla rivista The Journal of Positive Psychology, suggeriscono che l’utilizzo consapevole della musica per promuovere la felicità è funzionale.

«Piuttosto che concentrarsi su quanta felicità hanno guadagnato e impegnarsi in questo tipo di calcolo mentale, le persone potrebbero concentrarsi maggiormente sul godersi la propria esperienza del cammino verso la felicità e non restare attaccati alla meta», conclude Ferguson.
In questo modo, è possibile davvero essere felici perché, per usare altre parole, la felicità è la via e non la meta – e con la musica giusta la si può trovare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *