La Giovane Italia di Palma Campania ricorda i martiri della Shoah
La Giovane Italia di Palma Campania ricorda i martiri della Shoah. In occasione della data assurta a simbolo dell’immane tragedia che ha colpito milioni di ebrei, vittime della follia nazista, il 27 gennaio, i giovani esponenti del movimento giovanile del centro destra palmese, regaleranno una corona di fiori ai due principali istituti scolastici superiori presenti sul territorio, ossia il Liceo classico “A. Rosmini” e l’ITCG “Carlo Theti”, già impegnati nella celebrazione di tale ricorrenza. In questo modo, i giovani guidati da Simona Recupito, hanno inteso mostrare il loro cordoglio e la loro partecipazione ad un evento che ogni anno cerca di far sì che la memoria delle barbarie compiute in passato dall’uomo sui propri simili, possa tramandarsi ai posteri, in modo da costituire un serbatoio inesauribile di sapere che scongiuri per sempre la possibilità che si ripeta in futuro una simile tragedia. «Il valore della memoria – spiega Simona Recupito – rappresenta uno dei motivi più importanti della nostra iniziativa politica. Prima che promotori di attività volte al miglioramento del nostro territorio, il gruppo da me rappresentato si prefigge lo scopo di tenere viva la coscienza delle nuove generazioni circa tragici avvenimenti che hanno sconvolto l’umanità nei tempi passati. Historia magistra vitae est, ho imparato ai tempi del liceo, e da questo insegnamento, provo a trarre gli spunti più opportuni per un’attività che possa formare i giovani ai valori della tolleranza e del rispetto verso le diversità. Una corona non cancella ciò che è stato, né risolve i problemi ancora esistenti da questo punto di vista, purtroppo anche sul nostro territorio, ma rappresenta un valido esempio di come la Giovane Italia consideri il rifiuto di qualunque prevaricazione un valore assoluto e ineludibile sul quale fondare il proprio cammino». Le fa eco Pasquale Carbone, studente del liceo Rosmini, e responsabile locale del Movimento Studentesco Nazionale: «Celebrare degnamente il 27 gennaio non significa soltanto ricordare i martiri della Shoah, vittime del più folle, lucido e disumano piano di sterminio mai messo a punto dall’uomo nella storia dei secoli, ma vuol dire anche, e soprattutto, trasmettere alle generazioni più giovani e ricche di potenziale come la mia, l’importanza del valore della cultura e della memoria, che insegna, che forma, che impedisce che simili eccidi possano ripetersi in futuro». E continua, deciso: « Come responsabile del MSN assicurerò pieno appoggio all’ iniziativa promossa da Simona, anche perché ritengo che la scuola sia il canale preferenziale per la trasmissione di certi valori fondamentali come il rispetto e la memoria, appunto. Ed è assolutamente vergognoso che ancora oggi qualcuno, nascondendosi dietro pretestuose motivazioni “storiche”, pratichi il negazionismo, cercando di sradicare la memoria dei più atroci delitti mai perpetrati dall’uomo. In tal senso, celebrare il giorno della memoria significa gridare: “Noi non neghiamo, noi non dimentichiamo!” ».