La Festa dei Gigli diventa patrimonio dell’Unesco, nonostante i detrattori

Nola – Mentre tutta la città era in attesa per il sigillo Unesco alla Festa dei Gigli, c’era chi remava contro. Anzi attentava alla buona riuscita del progetto. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento del prossimo 8 dicembre, è stato lo stesso presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Raffaele Soprano a svelare il retroscena.

 

Protagonisti dell’incredibile operazione “contro l’Unesco” due associazioni, Extra moenia e l’associazione Nola – Bordeaux, rappresentate rispettivamente da Felice Ceparano e Alfredo Mazza. Sino all’ultimo momento utile hanno tentato di far saltare il riconoscimento.

 

Il primo ha inviato un documento ai responsabili dell’Unesco, evidenziando problemi di sicurezza per la Festa dei Gigli, in quanto sugli obelischi si utilizzano generatori alimentati a benzina. Il secondo, sempre in un documento inviato all’Unesco, ha invocato il non riconoscimento perché vi sarebbe in atto una strumentalizzazione di natura politica sulla vicenda, in vista delle prossime elezioni e perché di recente il comune è stato colpito dal caso Mandatopoli.

 

Argomentazioni che nulla c’ entrano con la forza della millenaria tradizione a cui l’attenzione dell’Unesco si è rivolta. L’ iniziativa dei due temerari è stata fortemente stigmatizzata da tutti e lo stesso presidente Soprano ha espresso tutto il proprio rammarico per atteggiamenti completamente fuori luogo, messi in campo da due persone che non hanno avuto nessuna remora a mettere in pericolo un traguardo così importante per la città.

Ad ogni modo le due missive non hanno avuto nessun riscontro, mentre alla storia è consegnato un risultato straordinario insieme all’impegno di quanti hanno profuso per questo le migliori energie, non di certo le sterili polemiche di chi è a caccia di facili e dannosi protagonismi. 

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