La Ferrero compie 70 anni. Ecco la lettera che Giovanni Ferrero ha inviato ai suoi oltre 40mila dipendenti
Ferrero, che con oltre dieci miliardi di euro l’anno è terza al mondo tra le multinazionali del settore dolciario del cioccolato, compie 70 anni. Giovanni Ferrero, che dell’azienda è l’amministratore delegato, festeggia il traguardo con una lettera inviata in 20 diverse lingue ai suoi oltre 40mila dipendenti.
«Mio padre Michele credeva nella possibilità di un’impresa in grado di superare i confini ed esportare i nostri prodotti in tutto il mondo – si legge -. Era un’idea ardita. È incredibile pensare quanto l’azienda si sia evoluta da allora e tutti noi possiamo essere orgogliosi del ruolo che Ferrero ha conquistato sul mercato».
Guarda al passato, Giovanni Ferrero, ma pensa «molto più al futuro di Ferrero». «Negli anni a venire – scrive – Ferrero ha l’opportunità di raggiungere ancora più persone e più mercati in tutto il mondo. Nei prossimi 10 anni il nostro mercato si evolverà più rapidamente che mai e ora la cosa più importante è decidere quale sarà la nostra prossima meta».
In 70 anni, da un piccolo laboratorio di pasticceria ad Alba, in Piemonte, Ferrero è diventato un marchio conosciuto in tutto il mondo per i suoi prodotti come Nutella e Kinder. Ferrero deve il suo nome a una famiglia italiana che, di generazione in generazione, da Pietro il fondatore a Michele l’inventore di tante specialità, a Giovanni che oggi la guida, ha costruito un enorme fortuna dando lavoro a 40 mila dipendenti.
1946 – Nasce la Ferrero. Il 14 maggio, con tanto di atto costitutivo alla Camera di Commercio, nasce ufficialmente l’industria Ferrero. È in questo contesto che Michele ventenne, figlio di Pietro, comincia a collaborare con il padre. Ma bisogna far conoscere la Pasta Gianduja anche fuori da Alba e dal Piemonte. Ci pensa Giovanni, fratello minore di Pietro, che organizza una rete di vendita molto efficiente e capillare.
1948 – Quando la natura si ribella. Quando la fabbrica si prepara ad affrontare la produzione in vista del Natale, una violenta alluvione invade la fabbrica e il fango sommerge tutte le apparecchiature. È il 4 settembre 1948: tutto sembra perduto, i danni sono enormi, per fortuna non ci sono vittime. L’azienda resta isolata e i dipendenti non la abbandonano; insieme ai fratelli Ferrero si mettono a spalare la melma cercando di salvare i macchinari. Lavorano per quattro giorni ma ce la fanno e la fabbrica, alla fine del mese, torna attiva come prima.
1949 – L’addio a Pietro Ferrero. Qualche mese dopo, il 2 marzo 1949, un altro triste avvenimento: a 51 anni muore per infarto Pietro Ferrero, il fondatore dell’azienda; il testimone passa al fratello Giovanni alla moglie Piera e al figlio Michele.
1956 – Inizia l’avventura all’estero. Ad Alba si guarda lontano, all’Europa, alla Germania. A Stadtallendorf, nell’Assia, a 150 km da Francoforte, nascono la Ferrero GmbH e il primo stabilimento estero. E ‘Mon Chérì conquista il pubblico tedesco, uno scrigno di cioccolato che racchiude una gustosa ciliegia: con questa pralina, Ferrero si afferma sul mercato tedesco e non solo.
1957 – Michele guida l’azienda. Nel 1957 muore Giovanni Ferrero; il controllo dell’azienda passa al nipote Michele. La creatività, la voglia di esplorare nuove vie e di sperimentare continuamente sono le caratteristiche che lo accompagneranno durante tutta la sua carriera. L’innovazione non si manifesta soltanto nell’ideazione di nuovi prodotti, ma anche nell’utilizzo di forme promozionali assolutamente originali per quei tempi.
1964 – È l’anno di Nutella. La mente creativa di Michele Ferrero non si ferma, da tempo sta pensando e sperimentando un prodotto adatto alle nuove esigenze dei consumatori che vivono più agiatamente e che sia commerciabile in ogni mercato. Se tanto successo ha avuto la Supercrema, Michele Ferrero prova a migliorare ulteriormente la formula e a cambiarle nome, per lanciarla sui mercati esteri. Nasce così ‘Nutellà (dalla parola nut che in inglese significa nocciola), conosciuta in tutto il mondo, diventata un fenomeno studiato persino dai sociologi, inimitabile ancora oggi.
1968 – La rivoluzione Kinder. Mamme più attente all’alimentazione dei figli, ragazzi sempre più esigenti. A trovare il giusto equilibrio fra questi due bisogni ancora una volta un’idea di Michele Ferrero. La sua soluzione si chiama ‘Kinder Cioccolatò (kinder significa ‘bambinò in tedesco, e anche nell’attenta scelta dei nomi si nota la vocazione internazionale del Gruppo), è una barretta di cioccolato ripiena di latte e proprio ‘più latte, meno cacaò diventa lo slogan per una grande famiglia di prodotti raggruppati sotto questo marchio.
1968 – È l’ora del caffè. Perché pensare solo ai ragazzi? Anche gli adulti hanno bisogno di essere coccolati e di concedersi ogni tanto una ‘dolce pausà e lo fanno con ‘Pocket Coffeè.
1969 – Tic Tac, un confetto worldwide. Non solo cioccolato e nocciole. Alla fine degli anni Sessanta, Ferrero decide di diversificare la sua produzione e crea un confettino alla menta che diventerà presto un successo mondiale. Vi contribuisce anche la confezione: una mini-scatola dispenser, che rappresenta un piccola rivoluzione nel mondo del packaging.
1969 – Da Alba alla ‘Grande melà. Dopo la conquista dell’Europa, Ferrero si decide ad attraversare l’Oceano e arriva negli Stati Uniti nel 1969 aprendo un ufficio a New York. Si presenta sul mercato americano non con le praline o con la Nutella, ma con gli astucci di Tic Tac. Il successo è notevole. E anche in territorio americano sorgerà un nuovo stabilimento Ferrero.
1982 – L’oro di Ferrero Rocher. Il trionfo del frutto-simbolo dell’azienda, un esempio di prodotto sofisticato alla portata di tutti. È un altro successo mondiale, grazie anche a una serie di spot televisivi con personaggi particolarmente graditi al pubblico.
1990 – Arrivano le merende ‘freschè. Ancora una volta la creatività di Michele Ferrero mette a segno nuovi successi pensando di realizzare qualcosa di ‘frescò da dare ai ragazzi. Nasce così ‘Kinder fetta al lattè, seguita poi da Kinder Pinguì (1992) e Kinder Paradiso (1994) e Kinder Bueno.
1997 – La terza generazione. Una nuova generazione inizia a guidare operativamente l’azienda: sono Pietro e Giovanni, figli di Michele, che portano i nomi del nonno e dello zio fondatori di una realtà sempre più grande e sempre più globale. Diventano Chief Executive Officers occupandosi, rispettivamente, delle società oltremare e di quelle europee che, globalmente, sono 29. Quindici, invece, gli stabilimenti e 16 mila i dipendenti.
2001 – Una vera multinazionale. Con l’arrivo del terzo millennio, si rafforza la vocazione internazionale del Gruppo, che ha un fatturato di oltre 4 milioni di euro, 16.000 dipendenti, 15 stabilimenti nel mondo e 32 società operative.
2005 – Gli 80 anni di Michele Ferrero. Il 26 aprile Michele Ferrero compie 80 anni con la riservatezza che da sempre caratterizza l’inventore di tante specialità. In questa occasione, la città di Alba gli conferisce una medaglia d’oro e il Presidente della Repubblica lo nomina Cavaliere di Gran Croce, la massima onorificenza dello Stato italiano.
2011 – La scomparsa di Pietro Ferrero. Nell’Aprile 2011 Pietro Ferrero muore tragicamente in Sud Africa mentre adempie a un’alta missione umanitaria, da lui ispirata e voluta, volta a rilanciare l’Impresa Sociale Ferrero in tale Paese. Il fratello Giovanni continua a condurre l’Azienda con successo, puntando a raggiungere traguardi ancora più ambiziosi tenendo forti e vive l’ispirazione e la motivazione sociale fortemente condivise con i genitori e con il fratello. È un assetto basato, oggi come ieri, su solidi valori familiari.
2015 – La morte di Michele Ferrero. Il 14 Febbraio 2015, all’età di quasi 90 anni, muore Michele Ferrero, leggendario inventore di tutti i prodotti Ferrero. Ad Agosto 2015 il Gruppo Ferrero formalizza l’acquisizione di Thorntons, azienda dolciaria britannica, fondata nel 1911, con all’attivo 3.500 dipendenti e un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro. Si tratta della prima acquisizione nella storia dell’Azienda, che fino a quel momento aveva affidato il suo sviluppo alla crescita organica per linee interne.