La Corte Suprema indiana annuncia il prossimo rientro di Girone in Italia

La Corte Suprema indiana ha accettato di rendere immediatamente esecutivo l’ordine emesso da un tribunale presso la Corte permanente di arbitrato (Cpa) dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina Salvatore Girone per tutta la durata del procedimento arbitrale. Lo ha deciso una “sezione feriale” della Corte di New Delhi riunitasi oggi. 

La disposizione ha un carattere provvisorio e resterà in vigore fino alla fine dell’arbitrato (previsto nel 2019) che dovrà stabilire chi, fra Italia e India, ha giurisdizione sull’incidente che il 15 febbraio 2012 coinvolse il team di sicurezza a bordo della petroliera Enrica Lexie al largo del Kerala in cui morirono due pescatori del peschereccio St. Antony.

«Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno». Lo scrive il premier Matteo Renzi in un tweet. 

I contatti diplomatici tra Italia e India hanno consentito di arrivare a una soluzione concordata davanti alla Corte suprema indiana, si apprende alla Farnesina, dove si sottolinea che Girone rimarrà in Italia per tutta la durata dell’arbitrato, in attesa che si risolva la questione di merito sulla giurisdizione sui due Fucilieri al Tribunale arbitrale internazionale. 

 
Gli avvocati che difendono gli interessi di Girone avevano chiesto a una ‘vacation bench’ (sezione feriale) della Corte indiana composta dai giudici Prafulla C. Pant e D.Y.Chandrachd di applicare con sollecitudine quanto disposto per il fuciliere di marina da un tribunale presso la Corte permanente di arbitrato.

Rappresentando in aula l’India l’Additional Sollicitor General, Pinku Anand, aveva detto ai giudici che il governo di Delhi non aveva obiezioni alla richiesta italiana, a patto che le condizioni della libertà provvisoria siano modificate e garantite in linea con quanto già avvenuto per Massimiliano Latorre rientrato da tempo in Italia per cure mediche.

Va ricordato al riguardo che quanto accaduto è in sintonia con lo spirito dell’ordinanza firmata il 29 aprile scorso dai giudici operanti nella Cpa, in cui si dispone che Italia e India cooperino per definire condizioni e modalità di rientro e permanenza in Patria di Girone.

«La Corte suprema indiana ha deciso: finalmente il marò Girone potrà tornare a casa. L’ho sentito al telefono, siamo felici e soddisfatti», ha commentato il ministro della difesa, Roberta Pinotti.

«È una giornata di grande soddisfazione, il governo questa volta ha fatto le cose per bene». Così il ministro dell’Interno e leader Ncd, Angelino Alfano. «È una bella giornata e abbiamo qualcosa di importante da festeggiare, ed è bello anche che ciò avvenga nei giorni della festa della Repubblica. È anche la prova, e non ci
vuole uno scienziato per comprenderlo, che visto che tutto si è risolto, le cose adesso sono state fatte meglio di come erano state fatte prima».

«Me l’aspettavo: il governo ha lavorato bene. La strada dell’arbitrato internazionale si è rivelata vincente», ha detto il presidente della commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini. «Adesso però – ha aggiunto – nessun trionfalismo: lavorare per recuperare la normalità delle relazioni bilaterali con l’India, che è un grande Paese. 

 

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