La Corte Costituzionale ha reso noto le motivazioni relative alla legge elettorale

La Corte Costituzionale ha depositato le motivazioni che ha condotto la soprema istituzione a bocciare l’attuale Legge Elettorale altrimenti nota come Porcellum. La motivazione principale di questa bocciatura è rivolta al premio di maggioranza una norma che ‘non è proporzionata’ rispetto all’obiettivo perseguito, quello, cioè, della stabilità del governo del Paese e dell’efficienza dei processi decisionali.

Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum – prosegue la Consulta – ‘è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione’ e può produrre ‘una distorsione’, perchè non impone ‘il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista’ . Un richiamo anche perl’importanza delle Camere che ‘sono organi costituzionalmente necessari ed indefettibili e non possono in alcun momento cessare di esistere o perdere la capacità di deliberare’ c’e’ anche scritto.

‘È evidente che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale’ proseguono le motivazioni.

Una vola dichiarata l’illegittimità del Porcellum, ‘La normativa che resta in vigore è ‘complessivamente idonea a garantire il rinnovo, in ogni momento, dell’organo costituzionale elettivo’, così come richiesto dalla costante giurisprudenza di questa Corte” e’ un altro dei passaggi principali.

Tutto ciò, ci sembra, utile per da vita ad un sostema elettoraale di carattere  ‘spagnolo, come vuole Matteo Renzi ed una parte cospicua del Pd una proposta che come è noto ha avuto anche un beneplacito da parte di Silvio Berlusconi

Questo tipo di riforma prevede una divisione del territorio in 118 piccole circoscrizioni con attribuzione alla lista vincente di un premio di maggioranza del 15% (92 seggi). Ciascuna circoscrizione elegge un minimo di quattro e un massimo di cinque deputati. Il tutto con una soglia di sbarramento ai partiti del 5%.

Per concludere possiamo dire che finalmente siamo arrivati alla fine di questo obbrobrio elettorale che in un certo senso ci stava conducemdo verso la fine della democrazia, evento che sotto sotto faceva comodo a molti soprattutto ai cosidetti populisti. Inoltre tacita anche le smanie grilline (leggi Casaleggio) in quanto da piena legittimità alle Camere.

Una altra cosa molto chiara è che se non si produrrà una nuova legge elettorale plausibile il prossimo Parlamento sarà scelto con un proporzionale ‘puro’ .   Per tutti coloro che volessero approfondire l’argomento sul sito della Consulta ci sono tutti i dettagli di questa sentenza.

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