L’intervista – Con Lorenzo Cesa c’è un futuro per il Welfare Europeo
Abbiamo intervistato con grande interesse l’Europarlamentare On. Lorenzo Cesa sui grandi temi del Welfare e ci siamo resi conto che negli ultimi anni il Welfare State è stato oggetto di molte critiche e riforme restrittive e per questo è nata da Lui la volontà di impegnare maggiori sinergie su un Welfare Europeo che può migliorare la vita di tutti Noi. Finalmente un Deputato che ha coraggio di dire ciò che pensa e di essere in prima linea a difendere i Diritti degli Italiani in difficoltà. Scendiamo nel merito.
Nell’ultimo decennio l’idea dell’innovazione sociale si è costantemente diffusa a livello di Unione Europea come strumento strategico per affrontare le questioni sollevate dalla crisi finanziaria, economica e sociale esplosa dal 2008 in tutta Europa. In questo contesto l’innovazione sociale è vista sempre più come una leva per implementare nuovi modelli per combattere la povertà e la vulnerabilità sociale, promuovere l’inclusione sociale e favorire la partecipazione attiva dei cittadini nella progettazione di nuove politiche per lo sviluppo. Allora perché i risultati sono ancora lontani dagli obiettivi?
“In quello che sembra essere diventato il paradigma dominante, globalizzazione ed efficienza economica sono diventati i pilastri dell’attacco al Welfare State, considerato ormai un costo che appesantisce l’economia, la Campania non può essere estromessa dalla Governance delle novità che lo Stato Italiano deve portare all’attenzione della Comunità Europea nelle prossime settimane con attenzione nel presentarsi con idee e progetti qualitativi e non spaventarsi della razionalizzazione delle risorse.
“Secondo l’errata politica i tagli al Welfare sono visti come necessari per stimolare la crescita economica e raggiungere la piena occupazione. Inoltre il mondo sempre più globalizzato e senza confini in cui viviamo ha fatto si che il Welfare State, insieme alla social-democrazia, debba essere sacrificato per via di una mobilità dei capitali che mette seriamente in crisi le capacità fiscali dello Stato Nazione. Lorenzo Cera attacca fortemente una logica così deprimente per la gestione del Welfare che è diventata strategica per creare anche molti posti di lavoro nel Meridione e l’attenzione mediatica per consolidare la solidarietà come prima mission nella politica nazionale ed europea.
Ora che i capitali hanno possibilità di muoversi liberamente attraverso le frontiere, non solo i governi sono costretti a tagliare i programmi di Welfare, ma possono spostarsi verso paesi dove la tassazione è minore o il costo del lavoro più basso.
I governi, se non vogliono affrontare il rischio di un’emorragia determinata dal flusso di capitali in uscita, devono dimostrare che percorreranno la via della prudenza fiscale e in questo Noi con l’Italia ha preso una linea limpida e chiara per dare sostegno alle famiglie e alle imprese con l’abbattimento dell’oppressione fiscale.
Questa la strada per creare impresa in ogni settore e Lorenzo Cesa con esempi concreti si dimostra di essere un esperto di gestione amministrativa ed economica nel Welfare.
Ci siamo resi conto che dal lato economico, soprattutto da parte del pensiero neo-liberista, sono state mosse due critiche fondamentali al Welfare State. La prima è che la spesa pubblica riduce gli investimenti privati tramite un processo di spiazzamento. Questo abbassa i livelli di crescita e rende completamente vane politiche di sostegno all’occupazione tramite programmi finanziati pubblicamente. La seconda critica è la diretta conseguenza della prima: il Welfare State fornisce disincentivi alla crescita e incoraggia gli individui ad uscire dal mercato del lavoro e vivere a spese dello Stato.
Noi con l’Italia ha dimostrato di volere fortemente incentivare la creazione di nuove start-up nel Welfare e di dare continuità alle progettualità più premianti nel contesto storico che attraversiamo.
I risultati siamo convinti che ci saranno con un Gruppo Parlamentare che infonde carisma e coraggio nelle scelte Istituzionali a vantaggio dei Campani e degli Italiani in Europa con un leader come l’On. Lorenzo Cesa, capace di volere una nuova Generazione altruista e preparata sui temi del Welfare.
È opinione di chi scrive che, una volta condotta una simile analisi, si possa concludere che vivere in un mondo globalizzato sia possibile solo tramite un’espansione, e non un taglio, delle reti di protezione che adattino il Welfare State alle nuove sfide della globalizzazione e della nuova fase storica che le economie europee stanno affrontando. In fondo la sana Politica la proiettiamo insieme”.
di Giovanni Corleone