Juve, Allegri e Buffon: “Poche chiacchiere, andiamo a Manchester per vincere”
«Chi siamo? Lo scopriremo solo giocando», dicono in coro Buffon e Allegri, parafrasando Lucio Battisti. La missione bianconera è doppia, questa sera in casa del Manchester City: dimenticare l’avvio-shock in campionato e, possibilmente, ricordarsi di essere i vicecampioni d’Europa. In poche parole: la Juve deve ritrovare un po’ di quello spirito, ma anche di quella buonasorte, che l’hanno spinta sino alla finale di Berlino.
Capitan Buffon scuote l’ambiente: «Il momento è quello che è, ma mi dà fastidio chi si piange addosso. Non possiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto, però nella vita, così come nello sport, ci vuole orgoglio». Il portiere para la paura («Non esiste per chi indossa questa maglia»), convoca i tifosi («Aerve compattezza, anche dall’esterno») e dispensa fiducia: «Siamo una squadra forte, con un presente importante e un bel futuro davanti. Riusciremo a confermare le belle prestazioni di qualche mese fa».
Intanto Allegri trasmette la solita serenità (ma come fa?), chiede ai suoi di «separare le vicende del campionato dalla Champions», convinto che l’Europa possa offrire più stimoli ma anche più spazi per imporre il proprio gioco. E auspica «un risultato che possa aumentare la nostra autostima: dobbiamo invertire la tendenza». Resta da capire se il City sempre vittorioso in Premier League (15 punti e nessun gol al passivo) è il rivale migliore o peggiore che la Juve, questa Juve, potesse incrociare: «Loro sono tra i principali candidati per la vittoria della Champions – prosegue Buffon -. Sarà bello ricominciare con un test così probante».
Se Pellegrini dovrà fare a meno di Agüero, Allegri non potrà contare su Marchisio, bloccato da una lesione di primo-secondo grado all’adduttore della coscia destra, la stessa infortunata ad agosto. Renta giorni di stop: il “Principino” salterà anche i big match contro Siviglia e Napoli e tenterà di rientrare in tempo per Inter-Juve del 18 ottobre. Il posto di Marchisio verrà appaltato a Hernanes, scortato al centro del 3-5-2 dal debuttante Lemina e da Pogba, quest’ultimo chiamato a ritrovare in fretta se stesso. Proprio come la Juve.