Italia al terzo posto al mondo per longevità

L’Italia è al terzo posto al mondo per aspettativa di vita. Lo certifica il World Health Statistics 2014 dell’Oms, secondo cui in tutto il pianeta si vive sei anni in più rispetto al 1990, anche se rimangono grandi differenze tra i paesi ricchi e quelli a basso reddito.

Secondo il rapporto, una bambina nata in Italia nel 2012 ha una speranza di vita di 85 anni, mentre un coetaneo maschio di 80,2. Meglio di noi per gli uomini, la situazione è migliore solo in Islanda (81,2), Svizzera (80,7) e Australia (80,5), mentre il nostro stesso valore è raggiunto da Israele, Singapore e Nuova Zelanda. Per le donne al primo posto c’è il Giappone, inarrivabile con i suoi 87 anni di speranza di vita, mentre Spagna, Svizzera e Singapore ci precedono di appena un punto decimale a 85,1. I dati combinati danno per l’Italia un’aspettativa di 82,6 anni, dietro solo a Svizzera (82,9) e Singapore (82,65).

A livello globale, spiega Margaret Chan, direttore generale dell’Oms, i valori medi sono 73 anni per le donne e 68 per gli uomini, ma mentre un bambino nato in un paese ricco vive intorno a 76 anni, un bimbo che nasce in un paese povero non supera i 60, e per le bambine la differenza è ancora maggiore. ”A determinare l’aumento della vita media mondiale è il fatto che sempre meno bambini muoiono prima dei cinque anni – scrive Chen in un messaggio di accompagnamento al rapporto -. Ma ci sono ancora differenze troppo grandi fra i paesi ricchi e quelli a basso reddito”.

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