Inter-St.Etienne 0-0, Torino-Helsinki 2-0, Young Boys-Napoli 2-0, Paok-Fiorentina 0-1 in Europa League
Inter e St Etienne hanno pareggiato 0-0 in un incontro della terza giornata della fase a gironi di Europa League, giocato a Milano.
Il Torino ha battuto 2-0 l’Helsinki in un incontro della terza giornata della fase a gironi di Europa League, giocato a Torino. Reti di Molinaro ed Amauri.
Lo Young Boys ha battuto 2-0 (0-0) il Napoli in un match del terzo turno della fase a gironi di Europa League. A segno per la formazione svizzera Hoarau al 52′ e Bertone al 92′.
La Fiorentina ha battuto il Paok Salonicco 1-0 (1-0) in un match del terzo turno della fase a girone di Europa League giocato a Salonicco (Grecia). In gol per i viola Vargas al 38′.
Inter flop nel giorno dell’addio di Moratti
Il caos nella societa’ e a Milano, messa a soqquadro dagli ultras francesi, fa scivolare quasi in secondo piano una partita – quella fra Inter e Saint Etienne – che comunque non passera’ alla storia. Finisce 0-0 la sfida di Europa League fra i fischi, ormai di prassi, per Mazzarri. Thohir e’ in tribuna un po’ torvo, la gara e’ grigia, decisamente mediocre. L’Inter avanza in Europa, resta in testa al girone con 7 punti, con la solita fatica vista in campionato. Nerazzurri senza gamba e senza cuore, lenti, amorfi, stanchi ancora prima di iniziare. Una giornata particolare quella che ha vissuto l’Inter: Moratti lascia definitivamente in polemica con la nuova proprieta’ che – sostanzialmente – lo ha accusato di aver gestito male i conti e di aver provocato il buco di 103 milioni. Un’altra ferita a una squadra che fatica a ritrovarsi e soprattutto non riesce a esprimere un gioco accettabile. Mazzarri fa turn over con Carrizo fra i pali, rispolvera Kuzmanovic e lancia in avanti la coppia Guarin (con la fascia di capitano) e Icardi.
Pubblico freddo, partita che non decolla: l’Inter costruisce un paio di occasioni con Icardi e un’altra con Guarin sul quale e’ bravo a chiudere il portiere Ruffier, il Saint Etienne ci mette buona volonta’ sospinto da un tifo indiavolato. L’unica vera palla gol capita su punizione – allo scadere del primo tempo – a Tabanou. Carrizo salva in calcio d’angolo. I francesi erano stati pericolosi al 24′ con un buon colpo di testa di Teophile, ma il primo tempo si chiude a reti inviolate fra i mugugni del pubblico. Nel secondo tempo cambia poco con il Saint Etienne che prende coraggio, M’Vila che si fa male (distorsione al ginocchio) e qualche sporadica occasione. Al 18′ Kuzmanovic potrebbe segnare ma Ruffier para. Tabanou mette invece Carrizo in difficolta’, subito dopo Hamouma prova il tiro ma senza esito. Sul finire Ruffier nega il gol a Hernanes. Mazzarri in panchina sfoggia il suo repertorio, litiga con la bottiglietta d’acqua, confabula con il suo gemello diverso Frustalupi. Ancora fischi per l’allenatore che comunque proprio non riesce a trovare la quadra: il rendimento dei suoi e’ stentato e deprimente. Il futuro, da oggi senza Moratti, artefice della grandezza dell’Inter, non sembra roseo.
Benitez fa turnover e Napoli affonda in Svizzera
Il famigerato turnover di Rafa Benitez colpisce ancora. Il tecnico spagnolo schiera otto riserve e lo Young Boys domina la partita e si prende i tre punti, concludendo meritatamente con un netto ed inequivocabile 2-0. Gli svizzeri raggiungono così gli azzurri in testa alla classifica a conclusione della prima fase del girone di Europa League. Il Napoli è disorientato e sbandato ed è costantemente in balia dell’avversario che, per la verità, non impressiona per capacità tecnico-tattiche, ma che fa onestamente la sua partita, quantomeno con ardore, grinta e voglia di vincere. Caratteristiche, queste ultime che non fanno parte del bagaglio della squadra di Benitez, un undici molle, titubante, confuso. Il tecnico spagnolo rinuncia, tutti assieme, a Higuain, Callejon, Hamsik, Koulibaly ed Insigne, che non va neppure in panchina. I sostituti lasciano il segno solo per la loro assoluta incapacità di incidere sulla gara. Un turnover sciagurato che porta Benitez a schierare Michu, De Guzman e Mertens a sostegno dell’unica punta, Zapata senza che i quattro attaccanti riescano a creare una sola vera occasione da gol.
Soltanto nel finale di gara, con il risultato già compromesso dopo il gol del vantaggio dello Young Boys giunto al 6′ della ripresa, l’allenatore manda in campo prima Hamsik, poi Callejon ed infine, a solo sei minuti dal fischio finale, il Pipita Higuain. Il problema, però, è che gli svizzeri, una volta trovato il gol del vantaggio, si chiudono in difesa, piazzando dieci uomini dietro la linea delle palla e lasciando in avanti il solo mastodontico Hoarau. Il gioco del Napoli dovrebbe essere velocizzato in questa fase ed invece gli azzurri danno vita ad una stucchevole, noiosa ed inutile serie di passaggi laterali che non sortiscono alcun effetto. Nel recupero poi i padroni di casa riescono a rompere l’assedio e con un veloce contropiede costruiscono l’azione che porta al raddoppio. Per il Napoli la sconfitta è pesante, non tanto per le conseguenze che potrà avere sul prosieguo del torneo europeo, nel quale la qualificazione al turno successivo è, almeno sulla carta, ancora piuttosto agevole, quanto sul morale della squadra. Perdere in malo modo contro un avversaria modesta come lo Young Boys può lasciare strascichi che rischiano di ripercuotersi anche sul cammino in campionato degli azzurri.
Tifosi assaltano pullman Napoli a Berna
Assalto al pullman del Napoli da parte dei tifosi partenopei dopo la sconfitta della squadra di Benitez a Berna contro lo Young Boys nel terzo turno della fase a gironi di Europa League. Come riporta sport Mediaset il pullman degli azzurri è stato circondato e colpito con bastoni e spranghe ed ha ha riportato diversi danni. Fischi e insulti al tecnico Rafa Benitez.
Fiorentina centra il tris, qualificazione vicina
Reagire dopo il pesante ko di domenica scorsa al Franchi contro la Lazio non era semplice. Invece, sull’insidioso campo di Salonicco (i greci non vi perdevano da undici gare ‘europee’) la Fiorentina di Montella batte 1-0 il Paok grazie al gol nel primo tempo di Vargas, colleziona la terza vittoria in altrettante gare, con zero gol subiti. In poche parole, la squadra viola ipoteca il passaggio del turno come prima del girone. Alla vigilia Montella aveva sottolineato che avrebbe voluto vedere una Fiorentina diversa, una Fiorentina che ragionasse da grande squadra nel reagire alle critiche e alle sconfitte. E così è stato. Senza dimenticare che Montella ha in pratica rivoluzionato la squadra, mandando in campo una formazione con ben nove giocatori diversi rispetto alla gara contro la Lazio. Nonostante questa massiccia ‘rivoluzione’ la Fiorentina è riuscita a fare la gara dall’inizio alla fine. Dominando il match e trovando il gol al 39′ pt con Vargas, bravo nel farsi trovare al momento giusto al centro dell’area per concretizzare il gran contropiede di Ilicic (in Europa sembra un giocatore totalmente diverso rispetto a quanto riesce a dare in campionato), bravo alla fine nell’anticipare l’intervento del difensore greco. Una Fiorentina che avrebbe potuto vincere con un risultato più ampio se Bernardeschi, per due volte, nel primo tempo e Cuadrado nella ripresa avessero concretizzate quelli che sembravano gol già fatti.
“La squadra ha risposto bene, mi è piaciuto molto l’atteggiamento di squadra, la mentalità. Anche nel finale, quando abbiamo sofferto un po’ ma tutti insieme. Eravamo anche un po’ stanchi, ma abbiamo lottato per portare a casa una vittoria preziosissima su un campo difficile e contro la squadra forse più insidiosa. Bella prestazione”, dice mister Vincenzo Montella a fine gara. Il tecnico della Fiorentina ha poi aggiunto: “Stress? In Italia ci sono sempre motivi per stressare un allenatore, anche se sei primo in classifica (ride, ndr). E’ una vittoria che dà entusiasmo e convinzione, come successe dopo la Dinamo Minsk nella gara contro l’Inter”. E domenica c’è la sfida al Milan: “Va affrontato con volontà e voglia di vincere, con la nostra mentalità. Sarà una partita delicata, come ce ne sono tante nell’arco della stagione – ha ricordato Montella -. Credo che la squadra arriverà pronta dal punto di vista mentale, che poi è la base per arrivare a grandi successi”.
Amauri, felice per il gol, ora devo continuare
“Ho ritrovato la via del gol, ora bisogna soltanto dare continuità”. Amuari commenta così, a fine gara, la rete che ha permesso al Torino di mettere in cassaforte la vittoria contro l’Helsinki. Per l’italo-brasiliano una rete pesante, la sua prima con la maglia granata. “Sono arrivato qui da appena un mese – ricorda l’attaccante – e ho trovato un gruppo che ha entusiasmo e che, dopo la buona stagione dell’anno scorso, vuole continuare a stupire”. Il gol, per uno che in carriera ne ha sempre fatti, “era nell’aria”. “Lo avevo già sfiorato due o tre volte domenica – osserva Amauri – avevo detto che era felice”. I granata sono ora primi nel girone di Europa League. “Piedi per terra, ma con questa grinta possiamo toglierci qualche soddisfazione”, dice la punta. “La risposta migliore è arrivata da chi fino ad ora ha giocato poco, come Jansson e Gaston Silva, e questa sera hanno risposto presente”.
Ultrà francesi scatenati in Piazza Duomo con petardi e bottiglie, due feriti
Piazza del Duomo di nuovo verde. Dopo il fiume di bandiere della Lega Nord che sabato ha manifestato contro “l’invasione” degli immigrati, la piazza simbolo di Milano si è colorata del verde delle sciarpe degli ultras del Saint-Etienne, la squadra francese che questa sera affronta l’Inter allo stadio San Siro per un incontro di Europa League. Petardi, cori, bottigliate, fumogeni e due persone ferite, sono la sintesi di un pomeriggio di euforia calcistica che ha lasciato tracce del suo passaggio soprattutto nei danneggiamenti ai vagoni e alle stazioni della metropolitana. Attorno alle 16 circa quattromila tifosi si sono radunati davanti al Duomo. Decine di petardi hanno accolto i cori contro l’Inter e contro il Nizza, la squadra rivale del Saint-Etienne che è gemellata con i nerazzurri. E proprio in virtù di un gemellaggio un rappresentanza dei tifosi del Brescia era in piazza con i francesi. Casse di birra sono state svuotate a velocità impressionante dai supporter arrivati in città con pullman, auto e treni. Alcune confezioni sono state sequestrate dalle forze dell’ordine per due motivi: affinché non alzassero il tasso alcolico dei presenti e per evitare che potessero essere utilizzate come oggetti contundenti.
In ogni caso, alle 18 in molti erano già ubriachi. L’alcol è il motivo della rissa scoppiata tra una decina di tifosi francesi, terminata grazie all’intervento del capo ultrà e dello staff del servizio d’ordine interno. Ad avere la peggio è stato un ragazzo di circa 30 anni, che è stato allontanato dopo aver ricevuto colpi al volto che gli hanno provocato la frattura del naso e un occhio nero. Ferito anche un uomo italiano di 56 anni mentre si trovava sulla banchina della stazione della metropolitana di Cadorna, dove gli ultras sono arrivati dopo aver lasciato piazza Duomo per avvicinarsi allo stadio. Il passante era in attesa del treno quando è stato colpito al labbro da un pezzo di lamiera staccato dai tifosi e lanciato dopo aver infranto un finestrino. L’uomo è stato accompagnato all’ospedale San Giuseppe con una lieve ferita. Per favorire il deflusso le forze dell’ordine hanno chiesto all’Atm tre convogli “speciali” sulla tratta Duomo-Lotto. Arrivati in piazzale Lotto il gruppo è stato contenuto dal cordone di forze dell’ordine per impedire a eventuali facinorosi di allontanarsi. Infine, sono stati scortati fino ai tornelli all’ingresso del San Siro. Alcuni tifosi sarebbero inoltre stati fermati dalla polizia per essere identificati, ma dalla questura non è stata confermata la notizia.