Il patrimonio immateriale Unesco come i beni materiali: c’è l’ok della Camera. Proposte di legge bipartisan firmate da Paolo Russo ed Alessandro Mazzoli votate in sede legislativa dalla commissione Cultura
Roma – Il patrimonio immateriale dell’umanità come i beni materiali Unesco. Da oggi una legge, che ora passerà all’esame del Senato, li tutela e gli accorda risorse proprio come accade per siti e monumenti. Il provvedimento é stato approvato oggi in sede legislativa dalla commissione Cultura della Camera, presieduta da Flavia Piccoli Nardelli. La misura é il frutto di un testo unificato nel quale sono confluite due proposte di legge analoghe che hanno avuto come primi firmatari l’una il parlamentare di Forza Italia Paolo Russo e l’altra il deputato del Pd Alessandro Mazzoli.
In una conferenza stampa organizzata alla Camera dei deputati la presentazione dell’iniziativa che riguarda i sei beni immateriali iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco: l’opera dei pupi siciliani, l’arte del violino di Cremona, la dieta mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, il canto a tenore dei pastori sardi e la rete delle macchine a spalla italiane con i Gigli di Nola, la macchina di Santa Rosa di Viterbo, la varia di Palmi calabro, i candelieri di Sassari. “Una norma importante – ha sottolineato Paolo Russo – che è stata costruita dal basso quando, a cominciare dal 2014, con il collega Beppe Fioroni poi cominciammo un percorso che ha sempre trovato grande disponibilità da parte di tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Adesso, grazie alla rara sensibilità della presidente della commissione Cultura Flavia Piccoli Nardelli, della relatrice Giulia Narduolo ed all’appoggio di tutti abbiamo scritto una bella pagina che ratifica la qualità del lavoro del Parlamento e che valorizza le nostre radici e la nostra storia”.