Il ministro Boschi all’attacco: “Non cambieremo la legge elettorale”
«No, non cambieremo la legge elettorale. Mi spiace, nel caso, per Scalfari. E non è vero che aumenti il potere del presidente del Consiglio». Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi risponde così a L’intervista di
Maria Latella su Sky Tg24 alla richiesta avanzata ieri sera da Eugenio Scalfari che ha legato un suo eventuale cambio di posizione sul referendum a una correzione della legge elettorale.
«Io capisco che ci viene chiesto cosa faremo se dovessero vincere i “no”. Ma mi chiedo come mai nessuno chiede a Salvini a Di Maio o a Brunetta che cosa faranno loro, qualora dovessero vincere i ‘sì’…», ha aggiunto il ministro delle Riforme.
«Io sono assolutamente a favore delle Olimpiadi a Roma, perché consentiranno di avere non solo migliaia di posto di lavoro in più per i romani e per tutto l’indotto, ma per tutta l’Italia. È un’occasione straordinaria di sviluppo, basti pensare alla costruzione delle infrastrutture. Dobbiamo poi pensare in grande. Roma è la capitale d’Italia, non possiamo limitarci a coprire le sue buche… Dobbiamo ragionare in grande», ha poi affermato Boschi.
Al voto delle comunali «è difficile dare una valenza nazionale. Ci sono differenti risultati a seconda delle città» ma «sicuramente il Pd si è confermato il primo partito in Italia», ha poi ribadito il ministro per le Riforme. «Ci sono città come Napoli – ha spiegato – dove siamo andati male e città come Rimini (col 60%) e Salerno (col 70%) dove abbiamo vinto al primo turno: è difficile dare i dati quando si tratta di amministrative».
Ora «l’unico obiettivo è vincere i ballottaggi». Delle scelte sul partito, sui suoi vertici, «ce ne occuperemo dopo il secondo turno all’interno della segreteria nazionale», ha continuato il ministro per le Riforme. «Non so – ha aggiunto – se ci sarà un vicesegretario unico del Pd. Deciderà Renzi». Mentre, in un altro passaggio, ha annunciato come certo un intervento sul Pd campano che necessita, anche alla luce del risultato del primo turno di Napoli, di un profondo cambiamento. Cambiamento che avverrà anche a livello centrale.
Commentando le parole del segretario-premier con le quali annunciava il suo ingresso nel Pd con il «lanciafiamme» Boschi ha poi sostenuto che «Renzi ha uno stile molto immediato e rende molto bene quel che vuole fare… Vuol portare un cambiamento nel partito».
«Non so se ci sarà un vicesegretario unico del Pd, deciderà Renzi. Sono scelte che farà il segretario dopo i
ballottaggi», ha detto ancora il ministro delle Riforme.
«Che ideona, quella di Cartesia Boschi. Propone le dimissioni dell’opposizione in caso di vittoria del sì. Come si fa a dimettersi dal non-potere? Logica perversa, ridicola e infantile. Controproposta democratica e razionale è questa: dimettetevi voi subito dal governo, Renzi e Boschi combattano ad armi pari con gli avversari, da segretario di partito e da deputata semplice, tutti sullo stesso piano, senza aerei di Stato, senza tivù pubbliche e private, e senza giornaloni a servizio». Lo scrive in una nota, in replica all’intervista del ministro a SkyTg24, il presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta spiegando che così «chi vince, governa, finalmente con il consenso del popolo, non come adesso».