Il M5S chiede le dimissioni del ministro Lupi
Beppe Grillo e matteo Salvini chiedono le dimissioni di Maurizio Lupi. Il ministro delle Infrastrutture è finito nella bufera (anche se non è indagato) perché dalla carte dell’inchiesta su appalti e grandi opere è emeros che un imprenditore arrestato si sarebbe adoperato per trovare un lavoro al figlio del ministro, a cui avrebbe fatto anche regali, tra cui un Rolex da 10mila euro al figlio, in occasione della laurea.
«Lupi deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all’ultimo centesimo tutti i quattrini che si è beccato come Ministro delle infrastrutture – scrive Grillo sul suo blog -. Li metteremo nel fondo per il microcredito alle aziende dove vengono versati gli stipendi tagliati dei portavoce M5S in Parlamento. Quante altre persone ci sono che vengono coperte dai ministri di Renzie? Poletti vuole confessare qualcosa? E’ il momento buono per togliersi un peso dalla coscienza».
«”Al Lupi! Al Lupi!” Il governo è uno zoo – è l’inizio del post del leader 5 stelle -. Se fuori ci sono i gufi e per tacitare in aula l’opposizione del M5S si usano i canguri, talvolta in formato maxi, non vanno trascurati Lupi, il figlio/a di Fantozzi e la giovane marmotta Renzie che piuttosto che fare un decreto legge contro la corruzione sacrificherebbe la sua mano come Muzio Scevola. Combattere la corruzione non è nelle sue corde – continua Grillo -. Preferisce dedicarsi alle “riforme” per disintegrare Costituzione e parlamento. Quanto ci costa la corruzione? La stima supera tranquillamente i 100 miliardi di euro. E questi chiedono sacrifici agli italiani che attraverso le tasse e i costi maggiorati dei servizi pubblici la pagano?».
«”Al Lupi! Al Lupi!” Il M5S lo grida alla Camera da luglio, ma proverbialmente nessuno lo ha ascoltato, anche se diversamente dalla fiaba ha sempre avuto ragione – sostiene ancora Grillo -. Bastava leggere le carte e andare a vedere chi fossero gli amici più stretti di Lupi. 3 dei 4 arrestati di ieri sono suoi “amici fidati” e a loro il ministro aveva affidato una dozzina di grandi opere: dai porti di Trieste e Olbia, ai cantieri Tav e alle autostrade».
«Io non condanno nessuno, però mi aspetto che il Ministro dell’Interno o il Presidente del Consiglio vengano in Parlamento a spiegare agli italiani se è tutto falso o se c’è qualcosa di vero. E se c’è qualcosa di vero non possiamo avere un Ministro dell’Interno e un Ministro delle Infrastrutture che lavorano con delle ombre del genere», ha detto il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini, ad Agorà (Rai3).