I 10 buon motivi per non mangiare salmone

Un elenco choc, che spinge i consumatori a non mangiare salmone da allevamento con 10 motivi legati in particolar modo alle condizioni igieniche degli allevamenti. A lanciare l’allarme è l’associazione Slow Food che in un articolo spiega come “non costituisca una buona alternativa, né per noi, né per ambiente ed ecosistemi“. Già in passato l’argomento era stato trattato, a partire dallo scienziato americano David O. Carpenter fino alla dottoressa norvegese, Anne-Lise Bjørke Monsen, entrambe schierate contro gli allevamenti di salmoni.
 
Il primo motivo è relativo alla mancata pulizia dei reflui negli allevamenti. Essi non vengono comunemente risciacquati, lasciando i salmoni vivere insieme a tonnellate di escrementi e rifiuti depositati nel fondale.
 
Il secondo è l’immagine di 600mila salmoni che nuotano in queste condizioni igieniche proibitive e che possono portare ad alimentare le mutazione di agenti patogeni che pian piano si diffondono nel mare.
 
Il terzo lo raccomanda uno scienziato statunitense che, dopo un lungo studio sugli allevamenti intensivi di salmoni ha dichiarato che “il salmone di allevamento andrebbe evitato come la peste”.
 
Il quarto motivo è legato al colore. I salmoni di allevamento non hanno lo stesso colore dei salmoni selvaggi. A renderli tali sono i produttori che incidono nella loro alimentazione aggiungendo del colorante rosa.
 
Il quinto è un allarme. Dall’aprile del 2013 l’Unione Europea ha dato alla Norvegia il consenso per l’aumento di Endosulfunano, un insetticida tossico, all’interno del cibo per i salmoni.
 
Il sesto motivo è sempre legato al mangime. Esso contiene derivati di animali, spesso dai maiali. In questo modo può davvero ricevere la certificazione Kosher?
 
Il settimo è ambientale. Le reti per la cattura dei salmoni e la delimitazione degli allevamenti interessano spesso foche, uccelli e leoni marini che rimangono intrappolati, mettendo a rischio la vita.
 
Per ottenere un chilo di salmone servono almeno 5 chili di altri pesci. Questo, l’ottavo motivo, dimostra come l’efficienza degli allevamenti non sia garantita contribuendo anche alla riduzione degli stock ittici che sta portando all’estinzione di molte specie.
 
Il nono motivo è nuovamente ambientale. L’aumento del numero di salmoni da allevamento porta alla conseguente diminuizione dei salmoni selvatici.
 
L’ultimo motivo, il decimo, arriva dai medici norvegesi che invitano le mamme a non somministrare salmone da allevamento ai propri bimbi. Il motivo? L’alto livello di tossine contenute al loro interno potrebbero provocare danni allo sviluppo del cervello nei bambini.
 

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