GP Brasile. Doppietta Red Bull, Vettel fa 13. La Ferrari di Alonso sul podio
Nove successi di fila e tredici complessivi in tutta la stagione. Dopo aver già battuto Michael Schumacher per il numero di vittorie consecutive, Sebastian Vettel lo eguaglia nel computo dei primi posti in un solo Campionato, grazie all’ennesimo trionfo nel Gran Premio del Brasile. Il campione del mondo chiude così un 2013 da record per lui e la Red Bull che a Interlagos firma un’altra doppietta con il secondo posto di Mark Webber, alla sua ultima fatica in Formula 1. ALONSO TERZO Lotta come un leone fino alla bandiera a scacchi Fernando Alonso, che torna sul podio ma non riesce, anche a causa di un discusso drive through al compagno Felipe Massa, a dare alla Ferrari il posto d’onore sperato nel Mondiale Costruttori. Sono solo sei i punti che separano la Rossa dalla Mercedes, a cui basta il quinto posto di Nico Rosberg e il nono di Lewis Hamilton per ritagliarsi una soddisfazione che fa morale e riempie il portafoglio. Dopo due giorni di pioggia incessante, il Gran Premio del Brasile parte con pista asciutta: subito forti emozioni al semafori verde con le Mercedes protagoniste. Rosberg riesce a sorprendere il campione del mondo della Red Bull che partiva dalla pole prendendosi la testa della gara nelle curve iniziali prima di dover ricedere a Vettel la leadership in breve. Bene anche l’altra Stella d’argento di Hamilton che passa la Ferrari di Alonso prendendosi la terza posizione. Pronta la reazione della spagnolo che al primo giro effettua il controsorpasso all’inglese andando alla caccia dell’altra Mercedes. Ancora due giri e Alonso si prende la seconda piazza e bene va pure l’altra Rossa di Massa che in avvio si catapulta dalla nona alla sesta posizione, mettendosi sugli scarichi delle Mercedes al termine della bagarre iniziale. Gara e stagione finita prima del previsto, invece, per la Lotus di Romain Grosjean che rompe il motore (è impressionante la fumata della vettura del francese) ed è costretto a ritirarsi. Già dai primi giri la Red Bull del solito Vettel prende il largo, mentre l’altra monoposto del team austriaco guidata da Mark Webber (alla sua ultima gara in Formula 1) punta il secondo posto di Alonso e lo conquista al 13/o giro sfruttando tutto lo strapotere della sua RB9. Se lo spagnolo della Ferrari perde una posizione, il brasiliano Massa continua a spingere davanti al suo pubblico strappando il quinto posto a Rosberg.
Tutti i team scrutano computer e cielo per verificare il temuto arrivo della pioggia e attendono fino all’ultimo prima di effettuare il cambio gomme: a rompere gli indugi è la Ferrari che riesce alla fine del valzer di pit-stop a guadagnare una posizione sia con Alonso (secondo davanti a Webber) sia con Massa (quarto davanti a Hamilton). Come all’inizio del Gp, lo spagnolo della Ferrari è costretto a cedere la piazza d’onore di nuovo a Webber più veloce di 4-5 decimi a giro. Si va avanti così fino alla doccia fredda per Massa che, al 32/o giro, viene penalizzato con un drive through (passaggio obbligato nella corsia box) per aver toccato la linea bianca della corsia d’uscita dei box. Il brasiliano cede così il quarto posto a Hamilton e si ritrova in ottava posizione (chiuderà settimo). Arrivano, intanto, le prime gocce di pioggia ed Hamilton rischia grosso andando in collisione con la Williams di Valterri Bottas: l’inglese, che verrà penalizzato con un drive through (per la sua manovra pericolosa) danneggia il pneumatico posteriore destro ed è costretto correre ai box mentre il pilota finlandese finisce fuori pista su tre ruote e sarà costretto al ritiro. È l’ora del secondo pit-stop con la Red Bull che combina un pasticcio perdendo tempo prezioso nel cambio gomme a Vettel (l’anteriore destra viene montata in ritardo), imprevisto che a sua volta ostacolo il compagno Webber. Se ne avvantaggia Alonso che arriva vicinissimo al duo di testa, ma il temuto acquazzone non arriva e la gara finisce senza altre sorprese. La Red Bull festeggia la sua stagione da record e la Mercedes il suo secondo posto nel Mondiale costruttori, mentre la Ferrari recrimina per Massa e pensa alla stagione che verrà con Alonso e il rientrante Kimi Raikkonen per tornare a far sognare i cuori in rosso.