Gori, Manfredi: il governo conferma l’illegittimita’ delle bollette
Roma “Il Governo conferma la fondatezza della nostra interrogazione sulla illegittimità delle recenti e retroattive bollette inviate dalla Gori”.
E’ quanto afferma il deputato del Pd, Massimiliano Manfredi che oggi ha ricevuto dal Governo risposta all’interrogazione parlamentare urgente in Commissione Ambiente, depositata nei giorni scorsi e sottoscritta anche dai parlamentari Tino Iannuzzi, Michela Rostan eValeria Valente, in seguito all’invio all’utenza di bollette della Gori che recano la dicitura “Recupero partite pregresse ante 2012” (REPP). Quest’ultime riguardano i conguagli tariffari relativi al periodo ante 2012 e sono state spedite dalla Gori a seguito della delibera del Commissario straordinario dell’Ente d’Ambito, del giugno 2014.
“In relazione alle partite pregresse, infatti – spiega Manfredi – il Ministero ha chiarito che i gestori sono obbligati a evidenziare espressamente in bolletta, oltre al periodo di riferimento dei conguagli tariffari precedenti l’anno 2012, la puntuale indicazione del soggetto competente e del proprio atto deliberativo che li ha quantificati”. Cosa che la Gori non ha fatto nelle ultime bollette recapitate agli utenti, confermando i dubbi sulla loro illegittimità manifestati dai deputati PD interroganti.“La violazione di tali prescrizioni – secondo il Ministero- potrebbe determinare l’avvio di un procedimento sanzionatorio nei confronti del gestore inadempiente”.
“Prassi non sconosciuta alla Gori – commenta Manfredi -. Come si legge sempre nella risposta all’interrogazione, infatti, l’ Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, a seguito di quanto emerso nel corso di un’ ispezione effettuata presso la Gori S.p.A. nei giorni dal 15 al 18 aprile 2014, in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, ha già avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di essa per l’adozione di provvedimenti sanzionatori e prescrittivi per violazioni della regolazione del servizio idrico integrato”.
“Per quanto attiene infine all’eventuale esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall’art 8 della legge n. 131 del 2008 come fatto presente nell’interrogazione – conclude Manfredi – l’articolo 7 del decreto legge “Sblocca-Italia” n. 133/2014, appena convertito in legge, disciplina tempi e modi per conseguire in tempi certi il riassetto funzionale del servizio idrico integrato, fissando al prossimo 31 dicembre il termine entro il quale le regioni devono individuare gli enti di governo degli ambiti di competenza, decorso il quale, all’eventuale persistere dell’inerzia delle regioni, verranno assunte le iniziative dovute per legge”, con l’esercizio dei relativi poteri sostitutivi”.