Gigli, Soprano “Soddisfazione per l’approvazione dell’odg su beni immateriali”. A lavoro la commissione legalità per eventuali sanzioni

Nola – In molti già da tempo si chiedevano “Con il sigillo Unesco cosa cambia per la Festa? Ci saranno dei fondi per la sua valorizzazione?” Con l’ approvazione dell’emendamento presentato nei giorni scorsi in sede di conversione del decreto recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale dall’onorevole Paolo Russo, per la festa dei Gigli si aprono scenari nuovi fino ad oggi non ipotizzabili. Con la nuova disposizione si da il via libera all’equiparazione alle prerogative previste per legge anche ai beni immateriali tutelati dall’Unesco, così come già accade per quelli materiali. “L’obiettivo – spiega Russo – è di fare in modo che simboli culturali, sociali e religiosi come i Gigli di Nola, recentemente iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità insieme con la rete delle macchine a spalla italiane, possano accedere a risorse e godere di attività di promozione e di rilancio altrimenti negate”.

La notizia naturalmente è stata salutata con grande favore in città, in primo luogo da quanti sono in prima linea nella della Festa. E’ il caso del presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Raffaele Soprano che parla di grande occasione. “Non possiamo che esprimerci in maniera positiva sull’approvazione dell’ordine del giorno– afferma Soprano – Si tratta di una grossa conquista per la promozione della kermesse che darà sostanza all’azione di apertura della Festa affinché sia sempre di più conosciuta in Italia e all’esterno e condivisa nella sua manifestazione di gioia, arte e folclore”.

Dunque l’orizzonte che si apre non è solo quella di prestigiosi titoli ma anche di concrete risorse per sostenere il programma di valorizzazione che si sta portando avanti insieme alle altre feste “consorelle” affinché queste espressioni di folclore possano godere di vetrine sempre più prestigiose.

Un motivo in più per affinare la macchina organizzativa che quest’anno ha già registrato molti punti positivi. In primo luogo un nuovo approccio verso il turista. Totem illustrativi, pannelli che indicavano la posizione delle macchine da festa e dei servizi, spazi specifici per gli sponsor, luci architetturali, maxi schermi. Sono solo alcune delle novità introdotte che hanno dato l’immagine di una città che vuole aprirsi rendendo la Festa più fruibile soprattutto ai visitatori. Una cultura dell’accoglienza, elemento essenziale per la costruzione di qualsiasi reale politica di espansione del flusso turistico, che va certamente implementata in altri aspetti. Ad esempio quello di rendere la processione dei Gigli della Barca, in particolare quella pomeridiana, un evento unico che si esaurisca in tempi ragionevoli. Anche quest’ anno, purtroppo, si è sforato. Nei giorni scorsi si è insediata la commissione legalità, composta dagli avvocati Bruno Parisi, Vincenzo Scolavino e Domenico Ruocco, che avrà il compito di redigere l’istruttoria su tutto quanto è accaduto nel corso dell’edizione appena conclusasi. Sulla base della relazione che sarà presentata dalla commissione per metà mese si assumeranno le decisioni circa eventuali sanzioni da erogare.

“Purtroppo giungere ad un reale cambiamento è soprattutto un fatto di mentalità e dunque di tempo –. conclude Soprano – Se per anni in tanti sono stati abituati a celebrare tante feste separate invece che un unico evento così come in effetti va vissuta la Festa appare chiaro che ci voglia altrettanto tempo per ristabilire una corretta visione delle cose. Ed il non aver avuto la capacità di aspettare che i risultati maturassero gradualmente credo sia stato il limite del maestro De Simone che ha deciso, come è noto,  di abbandonare anzitempo il progetto”.

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