Gigli e solidarietà, Raffaele Caccavale fa il suo 27esimo Ciak …si canta
Nola – Gigli e solidarietà. Raffaele Caccavale ripropone il consueto binomio anche con il suo ultimo lavoro discografico, “Ciak si canta”, giunto alla 27 esima edizione. L’opera che quest’anno è intitolata “Ferma la città” raccoglie i maggiori successi del 2017 e qualche anteprima 2018 del veterano cantante dei Gigli. “Ormai è un appuntamento atteso da parte di tutti – afferma Caccavale – voglio ringraziare di cuore tutti i sostenitori che da anni credono in questo progetto che non è solo musicale ma soprattutto solidale perché ha l’intento di dare una mano a chi è in difficoltà. La Festa dei Gigli è soprattutto questo: amicizia, carità, fraternità”.
Lo staff di “Ciak si canta” con Raffaele Caccavale, coadiuvato dai suoi figli, Rosario e Felice, con contributo musicale dei fratelli Forino, e la registrazione curata dall’associazione ”Gerk studio”, anche per quest’anno non farà mancare, proprio attraverso la musica, il suo impegno sociale. La somma ricavata dalla distribuzione dei cd che tutti possono acquisire con un piccolo contributo sarà utilizzata per l’acquisto di coperte nuove per la struttura di “Villa azzurra” che ospita alcuni anziani e persone in difficoltà del territorio. Non mancherà poi il sostegno alla mensa fraterna mentre saranno acquistate anche tre cassette di sicurezza per la collocazione dei defibrillatori messi a disposizione da un precedente progetto finalizzato ad una città “cardio – protetta”
L’amore per la Festa, nella famiglia Caccavale, ha attraversato tre generazioni. Lui, Raffaele, è nel mezzo tra passato, presente e futuro. Continuatore del talento e della passione che fu di suo padre Felice e che ha saputo trasmettere anche ai suoi figli.
“Il mio debutto canoro fu nell’edizione del 1982 di Zagnissima – ricorda Raffaele –alla fine della manifestazione, Nicola Cutolo, all’epoca caporale della paranza San Massimo, chiamò mio padre dicendogli che avrei cantato sul Giglio del Calzolaio come secondo di Enzo Parisi”. Un vero “battesimo di fuoco”. Al fianco del più grande e con una mitica canzone come l’ alzata, ‘O cullatore. Da quell’anno in avanti, Raffaele non si è più fermato. Ed oggi al suo fianco si ritrova anche i figli Felice, affermato musicista, non solo nell’ambito dei Gigli, e Rosario anche lui piacevole realtà della musica della kermesse.