Festa dei Gigli, storica decisione del Tar sul caso Panettiere “Al sindaco non compete l’assegnazione del Giglio”

Nola –“Il sindaco non è competente all’adozione del provvedimento di assegnazione dei Gigli e della Barca. Solo la Fondazione è titolata a rilasciare la concessione”. E’ questo – di fatto – il principio sancito nella sentenza del Tar emessa oggi, venerdì 20 settembre, in merito al “caso del Panettiere” che ha scandito anche tanti discorsi dei Giglianti sotto l’ombrellone.

Un caso che ha visto contrapposti in un confronto insieme grave e paradossale, il sindaco e l’amministrazione comunale da un lato, e la Fondazione dall’altra.

La decisione del Tar in tal senso può definirsi in qualche modo “storica” e va oltre la questione in sé. Infatti, partendo dal caso di specie, definisce in maniera chiara ed inequivocabile le competenze in “materia di Gigli” del sindaco e quelle della Fondazione, facendo salve le evidente prerogative di quest’ultima messe in discussione dall’intervento “in gamba tesa”– proprio per quanto concerne il Giglio del Panettiere – del sindaco Buonauro.

I FATTI

Ma riannodiamo i fatti. Nella fatidica notte della Festa, lo scorso 30 giugno, quando “A Festa tant nasce quann more”, come recitano i famosi versi del poeta Felice Iorio (1926) , il sindaco Buonauro annunciò la sospensione – in relazione all’assegnazione – del Giglio del Panettiere, già assegnato dalla Fondazione con delibera n.31 del 29 giugno 2024 del Consiglio di Amministrazione al ricorrente Antonio Napolitano.

Successivamente il sindaco Buonauro assegnò autonomamente il Giglio del Panettiere – facendosi carico della stessa istruttoria – al firmatario Pasquale Ippolito e al maestro di festa Francesca Avignone, smentendo l’operato della Fondazione Il “superamento del Rubicone istituzionale” ha generato un vero e proprio conflitto di competenze, unico nella ultradecennale storia della Fondazione dove tre membri su cinque sono sindaco.

Ma la sentenza di oggi – che fa sicuramente scuola – chiarisce i termini della questione, smontando clamorosamente le argomentazioni del sindaco che le aveva illustrato anche nel corso di una lunga diretta social. A cadere sono state sia le questioni di carattere procedurali, sia quelle di merito, visto che aspetti ritenuti marginali sono state giudicate  invece di forma sostanziale anche alla luce del nuovo regolamento.

Il Tar conferma la piena validità del verbale di assegnazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, il numero 31 del 29.06.2024, sconfessando tutto quanto accaduto dopo.

L’INCOMPETENZA DEL SINDACO

In maniera inequivocabile il Tribunale amministrativo evidenzia l’incompetenza del sindaco nell’adozione del provvedimento di assegnazione.

“Dall’esame delle disposizioni dei suddetti corpi normativi si ricava che in primo luogo al Consiglio di amministrazione spetti sia l’espletamento della fase istruttoria, sia, terminata l’istruttoria, la formulazione dell’assegnazione dei Gigli, in base a quanto previsto dall’articolo 21 lettera c) dello Statuto secondo cui il Cda, tra i suoi compiti, “provvede all’annuale assegnazione dei Gigli”.

In un altro punto della sentenza – a proposito del potere di firma – si legge “Sulla base della suddivisione statutaria dei poteri dell’Ente, l’adozione della delibera di assegnazione del Giglio spetta al Cda, quale organo deliberante della Fondazione, mentre il sindaco di Nola non costituisce organo, ma socio sebbene ne rappresenti il socio fondatore.

IL TAR NON ENTRA NEL MERITO. SI ATTENDONO SVILUPPI: LA PARTITA RESTA APERTA

La decisione (che non entra nel merito) annullando tutto quanto svolto dal sindaco con autonomi decreti sindacali in contrasto con la delibera n.31 del 29 giugno 2024 della Fondazione “riassegna”(momentaneamente) di fatto il Giglio del Panettiere al ricorrente Antonio Napolitano (l’originario assegnatario) in luogo di Pasquale Ippolito (firmatario) e Francesca Avignone (maestro di festa)

Un colpo di scena che avrà come ripercussione che il Giglio del Panettiere sarà trasportato dalla paranza nolana Impero Nolano, in luogo dell’ Indistruttibile di Cimitile, a seguito del cambio dell’assegnatario. Resta solo da vedere se la vicenda si concluderà qui, oppure a stretto giro, vi saranno ulteriori ricorsi. Lo stesso conflitto tra Fondazione e Sindaco si potrebbe riproporre in occasione del decreto definitivo: controfirmeranno insieme ?

La partita a quanto pare resta ancora aperta.

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