Festa dei Gigli, è il giorno della traslazione delle reliquie di S. Paolino

Nola – Sarà il primo momento religioso di grande significato ed intensità di questa Festa dei Gigli. E’ la commemorazione della traslazione delle reliquie di San Paolino, prevista per oggi pomeriggio a partire dalle ore 19,00. Era il 15 maggio del 1909 quando le reliquie di San Paolino tornarono a Nola. Fu un giorno memorabile da tramandare ai posteri. Una data che i nolani ricordano ancora oggi. La vicenda del “ pellegrinaggio” delle reliquie di  San Paolino è lunga e complessa. Il corpo dell’ex governatore della Campania, poi convertitosi al cristianesimo, dopo la sua morte, fu seppellito nella Basilica di San Felice in Pincis,nell’attuale Cimitile. Successivamente, nel corso dei secoli, venne trasportata a Benevento, nella cattedrale di San Bartolomeo Apostolo, tra il IX ed il X secolo, molto probabilmente dai longobardi, insieme ai resti di San Massimo e di Sant’ Adeodato. All’inizio del XI secolo,Ottone III di Germania chiese le spoglie di San Bartolomeo, ma con l’inganno gli vennero consegnate quelle di San Paolino. Dopo aver scoperto l’inganno, il monarca fece riporre i resti di San Paolino presso l’isola Tiberina, dove rimasero per circa otto secoli. Il ritorno a casa delle spoglie del Santo, fu opera soprattutto del vescovo di Nola Agnello Renzullo che spinse le autorità vaticane affinché le stesse tornassero a Nola, per suggellare  l’inaugurazione della nuova cattedrale, ricostruita dopo l’incendio del 1861. Un concerto di campane e un flash-mob canoro accompagneranno i festeggiamenti per la traslazione delle reliquie di San Paolino (avvenuta nel 1909 in occasione dell’inaugurazione della nuova cattedrale dopo l’incendio del 1861).

L’appuntamento, che rientra nel calendario del Maggio dei Monumenti, è a partire dalle ore 18.00. I maestri di festa dei Gigli e della Barca 2013 si incontreranno nei pressi della statua di San Paolino in via Ottaviano Augusto per raggiungere in processione piazza Duomo dove, alle 18.30, ci sarà il concerto di campane che anticiperà il Pontificale officiato dal vescovo mons. Beniamino Depalma. Al termine si svolgerà “Canto per Paolino”, flash-mob canoro dei Cori della Diocesi di Nola diretti dal Maestro Carlo Morelli, direttore del coro giovanile del San Carlo di Napoli.

Prima della celebrazione della Santa Messa è previsto in piazza Duomo un concerto di campane, promosso dalla corporazione del Giglio del Beccaio. I maestri festa, le famiglie Grilletto e Napolitano hanno voluto infatti dedicare il tema del Giglio alle campane. Secondo la tradizione, infatti, questo strumento è stato introdotto per fini religiosi da San Paolino. Del resto, non è un caso che nell’alto medioevo le campane fossero denominate “nolae”.

L’antica fonderia molisana, Marinelli, ha predisposto per l’evento di oggi, sette campane che riproducono quelle del santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Tra le melodie che saranno eseguite, l’inno di San Paolino e Tu scendi dalle stelle, scritta a Nola da Sant’Alfonso Maria de Liguori. La  Fonderia Marinelli inoltre ha curato la realizzazione di un prezioso bronzetto, di linea sintetica e moderna, che riproduce S. Paolino e include una piccola campana, dedicato agli ospiti in ricordo del Giglio del Beccaio 2013. Il piccolo bassorilievo è stato ideato e plasmato in esclusiva dall’artista Paola Patriarca Marinelli per le famiglie Grilletto e Napolitano. Armando Marinelli ha già promettesso che a breve nel proprio Museo della Fonderia di Agnone ospiterà anche una sezione interamente dedicata a Nola ed alla sua Festa.Il bronzetto ha ricevuto la benedizione di Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Crescenzio Sepe che a pochi giorni dal decalogo diramato a riguardo delle feste religiose si è complimentato con il Antonio Grilletto, portavoce del Giglio del Beccaio, per le iniziative intraprese dal Beccaio nel solco di “BeC”Bontà e Carità. Intanto giovedì 16 maggio nuovo appuntamento con il “Maggio dei Libri”. Il salone dei Medaglioni del palazzo vescovile ospiterà, alle 18.00, il giornalista Michele Mezza, autore del libro “Avevamo la luna”. Saranno presenti, oltre l’autore, mons. Beniamino Depalma, vescovo di Nola, mons. Pasquale D’Onofrio, vicario generale della curia di Nola, il senatore Luigi Compagna, ordinario di storia delle dottrine politiche, Massimo Milone, giornalista, direttore Rai Vaticano e Gianfranco Nappi. A coordinare i lavori sarà  l’avvocato Francesco Franzese.

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