Fabbro 2016, il sogno del maestro di festa Raffaele Napolitano diventa realtà
Nola – Ancora musica e tradizione tra le strade della città. A sfilare per la rituale questua è stata, ieri pomeriggio, la corporazione del Giglio del Fabbro. Il percorso del corteo, stavolta, è stato un po’ più lungo del solito visto che la partenza è stata da via Leoncavallo, dove abita il maestro di festa Raffaele Napolitano e la sua famiglia. In tanti si sono stretti intorno a “Mast a Raffè” per condividere insieme a lui il coronamento di un sogno atteso per una vita intera: essere protagonisti della millenaria tradizione nel segno della fede in San Paolino. Per anni è stato un cullatore modello, uno di quelli vecchio stampo che oltre alla spalla ci hanno messo sempre il cuore per sollevare e far ballare il Giglio. Un lungo percorso di passione e di amore durato anni e suggellato con l’investitura di maestro di festa che Raffaele ha interpretato in questo anno con sobrietà e rispetto della tradizione. Quello del Fabbro è un cast collaudato che per un intero anno ha lavorato per essere pronto e all’altezza degli appuntamenti che segneranno la fase clou della kermesse. Il firmatario è Giulio Forgetta mentre il presidente onorario è Giacomo Arena. A costruire l’obelisco saranno le maestranze della bottega d’arte Nal. La divisione musicale è quella della C2 band del duo Felice Caccavale e Massimo Castagnini che come sempre non ha deluso le aspettative con l’ottima performance offerta proprio ieri in piazza Duomo, nel corso della presentazione delle canzoni d’occasione. “Come sempre è stata una grande emozione esibirsi in piazza Duomo – affermano Massimo Felice – le canzoni sono bellissime e da parte nostra ci metteremo come sempre tanto impegno e la nostra musica per far divertire tutti gli appassionati”.Sulla tavola portamusica ritroveremo un’ altra coppia molto affiatata, come quella dei cantanti Salvatore Minieri e Luigi Abate, ormai una certezza nel panorama giglistico che anche nella perfomance di ieri hanno mostrato grande affiatamento . “Ormai ci siamo –. afferma Salvatore Minieri – Abbiamo fatto un buon lavoro di squadra insieme alla divisione musicale C2 band. Anche con la paranza Trinchese c’è un’ intesa particolare: per me è il sesto anno consecutivo che sono con loro”:A trasportare la macchina da festa sarà la paranza San Massimo di Nicola Trinchese reduce, nell’ultima edizione della Festa, dai festeggiamenti per i quarant’anni di storia. Una formazione che nonostante il tempo non passa di moda continuando ad essere seguita soprattutto da giovani e giovanissimi.