F1: Inghilterra; vince Hamilton, 6/a la Ferrari con Alonso
Un trionfo nella gara di casa e il titolo mondiale di nuovo a portata di mano. Non poteva andare meglio il Gran Premio d’Inghilterra per Lewis Hamilton che oltre a salire sul trono della sua Silverstone riaccende la lotta per il titolo piloti portandosi a soli quattro punti di distanza dal leader del campionato Nico Rosberg. Compagno di squadra alla Mercedes che al 30/o giro, mentre era al comando, si è dovuto arrendere per problemi al cambio chiudendo mestamente sul prato inglese la sua gara.
Podio meritato per la Williams del finlandese Valtteri Bottas, secondo davanti all’onnipresente australiano della Red Bull Daniel Ricciardo, ancora una volta capace di precedere il campione del mondo Sebastian Vettel, quinto dopo un avvincente duello con la Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo, sesto al traguardo, lotta come può fin dal via, dalla seconda partenza dietro alla safety-car resasi necessaria dopo lo spaventoso incidente tra le monoposto di Kimi Raikkonen e Felipe Massa. Collisione avvenuta al primo giro in seguito ad un testacoda del finlandese uscito zoppicando dalla sua F14 T completamente distrutta ma che se l’è cavata con qualche escoriazione una botta alla caviglia sinistra. Una corsa nata malissimo per la Rossa con il botto da paura di Raikkonen e finita con un bel pò di frustrazione per la sfida-spettacolo, con in palio solo il quinto posto, persa da Alonso contro il rivale degli ultimi anni Vettel a pochi giri dalla bandiera a scacchi.
Un sorpasso subito che mette nell’ombra la coraggiosa prova dell’asturiano nonostante i cinque secondi di penalizzazione al pit-stop rimediati per l’errato posizionamento sulla griglia di partenza. Alonso che scattava dalla retrovie è riuscito a portarsi velocemente in zona punti dando la sensazione di poter lottare anche per il podio visto che la sua F14 T è stata a lungo la terza monoposto più veloce in pista dopo le due Mercedes. Ma, col passare dei giri, la rincorsa del ferrarista ha perso d’intensità, frenata da una buona McLaren guidata da Jenson Button (quarto a pochi decimi da Ricciardo) e frustrata da un Vettel non certo irresistibile come una volta. Di un altro pianeta, com’era prevedibile, le Mercedes con Nico Rosberg fermato solo dal cambio nella corsa all’ennesimo sigillo e Lewis Hamilton pronto a prendersi tutto, dagli applausi alle rinnovate speranze di poter rivincere il titolo.
L’inglese, partito dalla sesta piazza dopo le deludenti qualifiche di sabato, riesce a restare sempre nella scia del compagno di squadra che ora, perso quasi l’intero vantaggio in classifica (prima del via aveva 29 punti di distacco) dovrà rifare i suoi conti per diventare campione del mondo con la Mercedes. E di conti ne dovrà fare anche la Ferrari dopo l’ennesima gara da dimenticare con una F14 T che sembra andare avanti ad intermittenza, incapace di offrire finora qualche soddisfazione sia ad Alonso che ai tanti cuori in rosso che non possono far altro che attendere tempi miglior, dal 2015 in poi.