Effetto Fornero sulle pensioni, gli assegni crollano del 43%
INPS nella bufera. La cassa di previdenza del lavoratori dipendenti ha bollato ieri come “privi di fondamento” tutti qui rumors che denunciavano un buco dell’ente di previdenza, specificando che “nel 2012, per effetto dell’incorporazione dell’INPDAP, il patrimonio ha subito una riduzione di circa 20 miliardi (da 41,2 mld del 2011 ai 21,8 mld riportati nel 2012)”.
”I dati 2013 e 2014 non sono da considerarsi utili al confronto”, ha aggiunto poi l’INPS, poiché il disavanzo patrimoniale che si ripercuoterebbe nel 2013 e nel 2014 ha trovato la sua risoluzione “grazie all’intervento previsto nella legge di stabilità del 2014, che ha considerato definitive le anticipazioni di bilancio disposte a favore dell’INPDAP fino al 31 dicembre 2011, con un miglioramento di oltre 25 miliardi di euro della situazione patrimoniale che sarà rilevato in occasione della prima nota di variazione al bilancio preventivo 2014 dell’INPS”.
Secondo i dati diffusi dal’INPS il patrimonio netto, che al 31 dicembre 2013 è sceso a 7,46 mld contro i 21,8 mld di euro del consuntivo 2012, nel 2014 registrerà una nuova e pesante contrazione, stimata a meno 4,52 miliardi di euro. Il risultato economico di esercizio dell’istituto chiuderà nel 2013 con un passivo di 14,40 miliardi di euro contro i 12,21 miliardi del 2012 mentre per il 2014 si prevede un rosso di 11,9 mld di euro. Inoltre per effetto della riforma Fornero si è registrata nel 2013 una contrazione delle nuove pensioni del 43%, che andrà ad ampliarsi nel 2014. Si stima, infatti, che nell’anno in corso le pensioni scenderanno a quota 80.457, con un calo del 52,8%.