E’ reato la “gelosia morbosa”: lo sottolinea la Cassazione
La gelosia è qualcosa di positivo, se rimane circostritta entro alcuni confini, ma se degenera può diventare deleteria.
La «gelosia morbosa» connotata da «insistente contestazione di tradimenti inesistenti, ispezione costante del telefono del partner, reiterate richieste di test del dna sui figli» configura il reato di maltrattamenti che punisce la «vessazione psicologica» esercitata in questo modo.
Lo sottolinea la Cassazione riaprendo il processo ad un marito siciliano ultrageloso. Ma deve essere rivalutata anche la veridicità delle accuse rivoltegli dalla moglie.