Duro attacco di D’Alema al premier Renzi
Il Pd è un «partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza». Lo dice Massimo D’Alema all’iniziativa «A sinistra nel Pd» dove ha proposto la costituzione di un’associazione, di «uno spazio di partecipazione» a chi non si riconosce nel Pd renziano.
«Condivido l’idea di dare battaglia dentro Pd ma noi non dobbiamo fare gli iscritti alle correnti ma unirci per creare una grande associazione per il rinnovamento e la rinascita della sinistra che non sia un nuovo partito politico ma offra uno spazio di partecipazione» a chi non si riconosce nel Pd renziano, ha sottolineato D’Alema rivolto alle minoranze dem.
«Se stiamo al numero degli iscritti al Pd – premette D’Alema – non è un grande partito, i Ds avevano 600mila iscritti. Stiamo assistendo a un processo di riduzione della partecipazione politica che non solo non è contrastato ma è perseguito». Per l’ex premier, «tra i tantissimi che se ne vanno e quelli che vengono da fuori è un saldo che difficilmente può essere considerato su quantità e qualità positivo». D’Alema si chiede «quale sia il destino di un partito senza popolo ma anche il destino di un popolo senza partito».
«Condivido l’idea di dare battaglia in questo partito ma in questo partito si vince giocando all’interno e all’esterno, Renzi è sostenuto anche da forze che non sono iscritte al Pd, il sistema delle Leopolde si va diffondendo in tutto il paese». Per questo per parlare non solo agli iscritti del Pd D’Alema propone un’associazione della minoranza partendo dalla premessa che «non approvo il fatto che ci sia più di una minoranza». «Questa parte del Pd – sostiene D’Alema – può avere peso se raggiunge un certo grande di unità nell’azione altrimenti non avrà alcun peso. Bisogna darsi degli strumenti in cui ci si riunisce si cerca punto di mediazione e si definisce una posizione comune».
«Una componente minoritaria in un partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza può avere peso solo se si muove con coerenza e, una volta definiti i punti invalicabili, si muove con assoluta intransigenza», insiste D’Alema parlando, scherza, come «extraparlamentare».
«Il fatto che il Pd sia l’unica forza politica rilevante non è positivo – continua – preferirei che fosse uno dei due poli di una democrazia. Essere un’unica grande forza politica comporta un inevitabile risucchio al centro, fa del Pd la più grande macchina redistributrice del potere e conferisce al Pd la forza di attrazione del trasformismo italiano».
«D’Alema ha detto una cosa sacrosanta, c’è tanta gente nel Pd in sofferenza e a disagio. Bisogna però trovare un sistema dal punto di vista organizzativo per dialogare con questi mondi». Lo ha detto Pier Luigi Bersani a margine dell’assemblea della sinistra Pd.
«Dispiace che dirigenti importanti per la storia della sinistra usino toni degni di una rissa da bar. Così si offende la nostra comunità». Così invece il presidente del Pd, Matteo Orfini, su twitter, critica le parole di D’Alema su Renzi.