Dialogo tra le religioni: il nuovo libro di Monsignor Iannone presentato al Seminario Vescovile
Nola – “Una chiesa per gli altri” un viaggio attraverso il Concilio Vaticano II e le religioni non cristiane. E’ questo il nuovo libro di Monsignor Francesco Iannone,parroco nel comune di Quadrelle (AV) e insegnante di Teologia Dogmatica a Napoli, presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale, e a Nola presso l’istituto Superiore di Scienza Religiose “Duns Scoto”. Un excursus storico attraverso le pagine di un testo rivoluzionario per la Chiesa, uno studio analitico durante il quale l’autore ha “interrogato” il Concilio Vaticano II, i suoi testi, quelli che parlano delle religioni non cristiane.Un’analisi approfondita per scoprire cosa il Concilio ha veramente detto su tali professioni di fede perché al di là delle deviazioni a cui stiamo tristemente assistendo il Concilio ritiene che ci sia qualcosa di vero, di bello e di buono in tutte le fedi perché ovunque vi è l’azione del Verbo Eterno, creatore del mondo. Monsignor Iannone ha messo al centro della tematica da lui trattata il dialogo come stile, il dialogo come capacità di ascoltare e di ascoltarsi, il dialogo come fondazione costitutiva della religione stessa. Proprio il dialogo come rispetto nel sapersi rapportare con il prossimo è stato al centro del dibattito avutosi in occasione della presentazione del libro del parroco di Quadrelle. Il convegno di presentazione moderato dal vicario Don Pasquale D’Onofrio, tenutosi presso il Seminario Vescovile di Nola, ha visto come illustri relatori il Rabbino dottor. Vittorio RobiatiBendaud, il custode di Terra Santa Fra PierbattistaPizzaballa ed il Vicepresidente della Comunità Religiosa islamica Italiana Imam Yahya Pallavicini. “Per un’apertura al dialogo bisognerebbe in primis eliminare i fondamentalismi, sono quelli la rovina della religione, gruppi di persone chiusi nel loro mondo di tradizioni e nelle loro idee- dichiara Pallavicini- La forza del dialogo è costituita dalla nostra fede ed in essa c’è la ricerca del volto di Dio che è nell’altro – continua il Custode di Terra Santa. “Per poter dialogare bisognerebbe studiare le varie religioni, argomenti autentici e complicati – conclude il Rabbino – Solo così si potrà capire cose ci unisce nella diversità e cosa ci divide nella differenza”.
di Rossella Avella