Ddl sulla concorrenza: vendita di immobili senza notaio e tagli a Rc auto
C’è voluto più di un mese, quarantasette giorni per l’esattezza. Tanto è passato dal 20 febbraio, giorno in cui il disegno di legge per la concorrenza è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Solo oggi il testo è arrivato all’esame del Parlamento. Molto tempo è stato perso per scrivere le varie relazioni che accompagnano il provvedimento: da quella illustrativa a quella tecnica con gli impatti sulle finanze pubbliche.
Il disegno di legge adesso è atteso all’esame delle Camere. I contenuti sono sostanzialmente rimasti immutati rispetto al testo esaminato a febbraio dal Consiglio dei ministri.
Per le compravendite immobiliari sotto i 100 mila euro, si potrà fare a meno dei notai. A registrare gli atti potranno essere anche gli avvocati. La norma, tuttavia, non riguarda le case, ma solo gli immobili che non sono ad uso abitativo. C’è anche un’altra norma che spinge verso una maggiore liberalizzazione della professione del notaio, quella che elimina il vincolo del giro d’affari minimo di 50 mila euro e allarga i confini territoriali entro i quali i professionisti potranno procacciare i clienti.
Un capitolo importante è quello dell”Rc auto. Secondo la relazione tecnica che accompagna il provvedimento il prezzo medio delle polizze in Italia è di 491 euro, 213 euro in più rispetto ai 278 euro in media che si pagano nei quattro paesi europei più grandi: Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. La norma proposta dal governo per abbattere il costo dell’assicurazione, prevede che le compagnie debbano offrire uno “sconto significativo” agli automobilisti che accettano di far installare sulla propria auto la scatola nera, di meccanismo che rilevino il grado di alcol nel sangue o che accettino in via preventiva di far riparare le autovetture in caso di incidente presso carrozzerie convenzionate con le assicurazioni.
Un’altra norma che ha fatto molto discutere, ma che viene confermata nel testo finale del disegno di legge sulla concorrenza, è quella che elimina dal 2018 il mercato vincolato per l’energia elettrica. Tutti i consumatori dovranno passare sul mercato libero. Ma la norma prevede che questo passaggio debba avvenire “a condizioni favorevoli per i consumatori”.