Dal 1 giugno ostensione permanente del corpo di San Pio

Dal prossimo primo giugno sarà permanente l’ostensione del corpo di san Pio da Pietrelcina nella chiesa inferiore a lui intitolata a San Giovanni Rotondo. Sarà il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il card. Angelo Amato, a presiedere la celebrazione eucaristica per l’inizio dell’esposizione. La notizia é stata annunciata dall’Ufficio stampa dei Frati minori cappuccini della provincia religiosa ‘Sant’Angelo e padre Pio’. L’unica ostensione delle reliquie del frate delle stimmate si é tenuta dal 24 aprile 2008 al 24 settembre 2009.

Insieme con il card. Amato – è detto in una nota – “giungeranno in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, per venerare le spoglie del Santo, tutti i collaboratori che prestano il loro servizio presso il Dicastero”. Concelebreranno la funzione dell’ostensione l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro; l’arcivescovo segretario della medesima Congregazione, mons. Marcello Bartolucci e numerosi sacerdoti, cappuccini e diocesani. Il corpo di san Pio da Pietrelcina resterà nello stesso luogo, cioè nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore, custodito in un’urna di vetro.

La decisione di esporre permanentemente il corpo di san Pio “é maturata in seguito alle numerose telefonate, e-mail, lettere e alle continue richieste dei pellegrini che giungono a San Giovanni Rotondo, nelle quali si esprime il desiderio di poter pregare nuovamente dinanzi alle reliquie. I frati e l’arcivescovo – viene spiegato – hanno ritenuto opportuno attuare tale iniziativa proprio in questo anno della fede, certi di poter rinnovare i benefici spirituali suscitati dalla precedente ostensione  e, in particolare, per risvegliare nei cuori dei tanti pellegrini la fede, virtù di cui padre Pio è stato e continua ad essere un testimone esemplare con i suoi scritti, con la sua spiritualità e, soprattutto, con la coerenza della sua vita”.

“Riteniamo questa ostensione un evento di grazia che il Signore concede a tutti i devoti di san Pio da Pietrelcina, a tutti i fedeli e anche a quanti potranno ricevere dall’incontro diretto con il nostro venerato confratello gli stimoli per una nascita o per una rinascita o per una crescita spirituale”. Lo dice all’ANSA frate Francesco Colacelli, presidente di turno dell’Unione dei ministri provinciali delle Famiglie Francescane d’Italia nonché presidente della Conferenza italiana dei ministri provinciali cappuccini e ministro provinciale dei Frati minori cappuccini di ‘Sant’Angelo e Padre Pio’.

“L’incarnazione di Cristo – ha aggiunto – ci fa comprendere l’importanza del corpo e dei sensi, anche per la vita di fede, così come l’episodio di Tommaso invitato a mettere il dito nei fori delle mani e la mano nella piaga del costato ci rivela la necessità del segno per sostenere la fede con la ragione. Del resto – ha concluso frate Colacelli – tutta la vita di Padre Pio è stata caratterizzata da carismi e da manifestazioni straordinarie, che avevano l’intento di ricordare all’umanità la dimensione divina a cui è chiamata. Lo stesso intento ci auguriamo di raggiungere con l’ostensione alla venerazione dei fedeli del suo corpo”.

 

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