Conto alla rovescia per la prima campanella

Ancora una manciata di giorni e comincerà il nuovo anno scolastico. Per i docenti in realtà all’ora X mancano soltanto poche ore dal momento che dovranno partecipare al Collegio dei docenti che quasi in tutti gli istituti si svolgerà domani. In attesa del rientro in classe un drappello di studenti affronterà in questi giorni le verifiche per recuperare le insufficienze (i cosiddetti debiti) che non hanno consentito la loro piena promozione a giugno mentre le famiglie dovranno cominciare a metter mano al portafogli per acquistare libri, zaini, quaderni, diari e quant’altro serve ai propri figli per studiare.
 
Sullo sfondo resta la Riforma della scuola che dovrebbe approdare mercoledì in consiglio dei ministri. Al suono della prima campanella – nella grande parte d’Italia il 15 settembre – in classe entreranno quest’anno – tra elementari, medie e superiori e secondo i dati, ancora provvisori, forniti dal ministero – 7.881.838 alunni, un numero in linea con quello dell’anno precedente, quando a popolare le classi erano stati 7.878.661 studenti.
 
Come al solito, a questi occorre aggiungere tutti gli alunni che frequenteranno le scuole paritarie e quelli di alcune regioni a statuto speciale, come Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Coloro che hanno trascorso l’estate sui libri sono parecchi: la percentuale dei “rimandati” infatti ammonta al 25,9% a livello nazionale. L’anno di studi con il maggior numero di debiti scolastici è il secondo delle Superiori che fa alzare la media al 27,2% mentre l’indirizzo con il maggior numero di rimandati è quello tecnico che porta l’asticella al 29,8%.
 
Il ritorno tra i banchi si traduce spesso in un salasso per i genitori. Solo il corredo scolastico comporterà un maggior esborso di circa il +2% rispetto al 2013, e per l’acquisto di penne, diari, quaderni, zaini, astucci, ecc. una famiglia media dovrà mettere in conto una spesa annua compresa tra i 450 e i 490 euro a studente, cui va aggiunta una spesa media per i testi scolastici tra i 300 e i 350 euro a seconda della scuola e del livello di istruzione, per un totale che va dai 750 agli 840 euro a studente, ma che può anche raggiungere i 1.100 euro a ragazzo. Le stime sono del Codacons che sollecita viale Trastevere a intervenire per contenere la spesa delle famiglie e impedire i rincari dei testi scolastici e lo sforamento dei tetti massimi fissati dallo stesso dicastero. Se questo è l’immediato, tante sono le aspettative per il Piano scuola annunciato da Renzi. Le Linee guida a cui ha lavorato il ministero di Stefania Giannini dovrebbero riguardare la revisione delle supplenze, la valorizzazione del merito e l’abbandono del precariato. Ma si parla anche di sponsor privati, aperture alle scuole paritarie, organico funzionale. Un ricco carnet il cui piatto forte sono le assunzioni. Centomila è la cifra trapelata nei giorni scorsi. Renzi ha assicurato che le coperture ci sono e il Piano è pronto. Il mondo della scuola attende ora che venga varato.

 

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