Continuano a non essere emessi scontrini fiscali: la Gdf lancia l’allarme

Sprechi e abusi nella pubblica amministrazione sono già costati allo Stato un miliardo di euro e nonostante l’intensificazione dei controlli, un esercizio commerciale su tre continua a non emettere scontrini o ricevute fiscali. Anche nei primi cinque mesi del 2013, l’Italia si conferma terra di evasori e furbetti, paese nel quale un miliardo al mese viene nascosto al fisco e portato all’estero. Nel giorno del suo 239esimo anniversario la Guardia di Finanza rende noti i dati relativi al periodo da gennaio a maggio e non è affatto un caso che anche oggi, nel corso dell’incontro con i vertici del Corpo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sia tornato a ribadire che le Fiamme Gialle rappresentano un “punto di riferimento” a difesa della legalità. La Gdf, dice infatti il capo dello Stato, “ha rappresentato, nel tempo, fermo ed affidabile punto di riferimento per la collettività nazionale ed essenziale presidio a difesa della legalità”. E per questo motivo “svolge un ruolo di fondamentale importanza ai fini del funzionamento del sistema produttivo del paese”.

SPESA PUBBLICA: L’azione a tutela del bilancio pubblico, sottolinea la Gdf, è stata “ulteriormente rafforzata” in questi cinque mesi “allo scopo di individuare sprechi e abusi” nella pubblica amministrazione ma anche le truffe agli enti assistenziali e previdenziali. Ciò nonostante, il danno prodotto all’erario è già di 957 milioni. Complessivamente sono poi stati scoperti 3.660 truffatori, tra falsi poveri e falsi invalidi e truffe nell’erogazione di incentivi pubblici a sostegno delle attività industriali, infrastrutturali e di sfruttamento delle energie rinnovabili per 800 milioni. 154 persone hanno invece ottenuto pensioni, assegni o rendite di invalidità, per complessivi 9 milioni, senza averne i requisiti.

SCONTRINI FISCALI: Se il pubblico non funziona, non va meglio nel privato. I controlli su bar, negozi, ristoranti, hanno infatti confermato un trend già evidenziato lo scorso anno: un esercizio commerciale su tre non emette lo scontrino o la ricevuta fiscale. Su 166.737 controlli complessivi fatti da gennaio a maggio, infatti, il 33% è risultato irregolare.

EVASIONE FISCALE: Sono invece 5,5 i miliardi di evasione fiscale internazionale recuperati dalla Gdf – soldi portati all’estero con manovre che vanno dalla falsa residenza a pratiche di transfer pricing e a sofisticate manovre elusive – mentre sono stati scoperti 3.506 evasori fiscali totali, persone o società completamente sconosciute al fisco, con la residenza fittizia all’estero e l’attività in Italia. Particolare attenzione è poi stata dedicata alle frodi carosello, truffe realizzate con il coinvolgimento di altri paesi e la costituzione di società ‘cartiere’, vere e proprie scatole vuote, create con l’unico scopo di generare fatture false. 286 sono le persone denunciate dall’inizio dell’anno per questo tipo di frodi, responsabili di aver evaso 317 milioni di Iva. Nei primi cinque mesi dell’anno, inoltre, sono stati scoperti 14.149 lavoratori in nero o irregolari e denunciati 2.338 datori di lavoro.

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