Continua la faida nel M5S

Avevano rassegnato le dimissioni da senatori in segno di protesta per l’espulsione di 4 colleghi. Oggi i 5 M5S dimissionari – Alessandra Bencini, Laura Bignami, Monica Casaletto, Maria Mussini e Maurizio Romani – sono fuori dal Movimento: lo ha scritto Beppe Grillo sul suo blog, optando per la linea dura.
Oggi, intanto, una busta con proiettili, destinata ai senatori Battista e Orellana, è stata intercettata in un centro di smistamento.

Lettera con proiettili a Battista e Orellana. Una busta indirizzata «Al Parlamento Piazza Montecitorio, Roma», che ha come destinatari i senatori Lorenzo Battista e Luis Orellana, è stata intercettata al centro di smistamento di Roserio (Milano). La notizia è riportata dal quotidiano “Il Giorno”. Nella lettera si citano anche Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Paola De Pin, quest’ultima uscita dal movimento sei fa.

Le dimissioni. «I senatori eletti come portavoce del M5S Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani – si legge sulblog di Grillo – hanno rassegnato le loro dimissioni dal Senato e le hanno presentate ufficialmente al presidente del Senato Piero Grasso. Questo gesto non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall’assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi».

Linea dura. «E’ stato loro chiesto – prosegue Grillo nel post – se confermassero o meno la propria posizione e l’hanno ribadita. I senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal MoVimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Sono fuori dal M5S».

Altri pronti a lasciare. Altri senatori “dissidenti”, secondo l’Adnkronos, starebbero pensando in queste ore di lasciare i 5 stelle. «L’assemblea di questa sera è decisiva – spiega un senatore “ribelle” – il cartellino rosso deciso da Grillo e calato dall’altro ha generato parecchio malumore e in diversi staremmo valutando se lasciare». Si tratterebbe di 4-5 senatori anche se «il numero di scontenti – assicura – è molto più ampio». Due le strade possibili: «Rassegnare le dimissioni e attendere l’espulsione di Grillo, come avvenuto per Romani e gli altri oppure lasciare direttamente il gruppo per il Misto, aspettando possibilmente che gli ex M5S si organizzino in un gruppo autonomo. L’assemblea di questa sera è comunque decisiva, credo che qualcuno possa lasciare già oggi. Comunque, prima o poi, non ho dubbi che lo strappo si consumerà. Del resto la nostra presenza in un movimento di “talebani” è impensabile oltre che insostenibile».

Battista: resteranno Grillo e Casaleggio. «Beppe Grillo Highlander! Resterete tu e Roberto. Ottima prova di democrazia» commenta Lorenzo Battista, uno dei senatori espulsi dal M5S.

«Beppe Grillo con questo passo tra un po’ faremo due gruppi da 10» scrive in un tweet Battista che ieri ha annunciato la nascita di un nuovo gruppo politico degli ex 5 stelle.

Campanella: il padrone Grillo licenzia in tronco 5 senatori.«Il padrone del M5S ha espulso dal Movimento i colleghi che si erano dimessi dal Senato dopo la nostra espulsione – scrive su Facebook il senatore ex M5S Francesco Campanella – Le modalità sono state quelle del licenziamento in tronco. All’americana. Da un giornale di Milano leggo notizie su minacce di morte su noi primi quattro espulsi. Che cosa è diventato il MoVimento più democratico del mondo?». 

Bignami: Beppe, ti ho perdonato. «Grazie Beppe senza di te non avrei mai fatto questa esperienza! Non ti curare ti ho già perdonato». Lo scrive in un tweet Laura Bignami, tra i 5 senatori espulsi stamani dal Movimento con un post di Beppe Grillo.

Savino (FI): Grillo fa il gioco di Renzi. «Grillo fa il gioco del Pd – scrive su twitter Elvira Savino, deputato di Forza Italia – Continua ad espellere parlamentari che finiranno inesorabilmente fra le braccia di Renzi e Civati».

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