Con le “alzate delle borde”, inizia la costruzione dei Gigli: a tagliare il nastro è stato il Giglio del Fabbro. Ecco il calendario completo delle prossime alzate delle borde

Nola – Con l’alzata della borda del Giglio del Fabbro, svoltasi ieri a piazza Collegio, ha avuto inizio la fase di costruzione dei Gigli
 
Che cos’è la borda? La borda rappresenta un asse intorno al quale viene realizzato l’intero obelisco. Con un sistema di corde e di funi viene sollevata per essere momentaneamente appoggiata ad un edificio. Misura all’incirca venticinque metri e una volta “messa in piedi”, sarà poi fissata in maniera perfettamente perpendicolare alla base del Giglio. Per assicurarsi la giusta angolazione, le maestranze utilizzano un filo” tirato” a  piombo.
 
Una volta superata questa fase, si passerà, nei prossimi giorni, alla costruzione vera e propria che alla fine rappresenta un assemblaggio dei vari pezzi preparati nelle varie botteghe, nel corso dell’anno, proprio intorno alla borda.
 
Secondo la tradizione, questa pertica (formata a sua volta da più pezzi uniti tra loro) fu introdotta nell’ambito della costruzione dei Gigli, tra fine ottocento ed inizio novecento, dopo una lunga esperienza maturata dalle maestranze. L’intuizione fu del maestro d’ascia, Filippo Cantalupo.
 
La realizzazione dell’attuale macchina da festa, infatti, non deriva da un progetto studiato a “tavolino”, ma da una serie di tentativi e trasformazioni intervenuti nel corso del tempo.
 
Il primo seme della Festa sono stati i gigli, intesi come fiori, portati in omaggio a San Paolino di ritorno dalla sua prigionia. Siamo a metà del V secolo dopo Cristo, come ci racconta Gregorio Magno. Nel corso del rinascimento l’umanista, Ambrogio Leone, nel suo “De Nola”, parla di torce portate a spalla su un cataletto, il Cereo. Mentre a metà settecento, il Remondini ci riferisce di macchine a forme di globi e piramidi, e a metà 800 il Gregorovius ci parla di strutture alte cinque piani. Verso la fine dell’ottocento gli obelischi iniziarono a prendere la forma giunta fino a noi, sebbene fossero a “quattro facce”
 
La borda è stato un elemento rivoluzionario perché ha garantito la giusta staticità abbinata ad una grande flessibilità, restituendoci una macchina da festa ad una “faccia prevalente”, quella che viene utilizzata ancora oggi.
 
Ecco il calendario delle prossime “alzate delle borde
 
10 giugno Calzolaio piazza Marco Clodio Marcello ore 19.30
12 giugno Bettoliere piazza Collegio ore 19.30
14 giugno Salumiere piazza Clemenziano 19.30
14 giugno Panettiere piazza Giordano Bruno ore 19.30
16 giugno Ortolano corso Tommaso Vitale, nei pressi della Villa comunale 19.30
16 giugno Beccaio piazza Collegio 19.30
17 giugno Sarto pazza Giordano Bruno 19.30
 
 
di Alberto De Sena

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *