Comiziano, il consigliere Pasquale Napolitano non rinnova la tessera del Pd
Comiziano – Anche Pasquale Napolitano, consigliere comunale a Comiziano, non rinnova la tessera del Partito Democratico. In una nota ne spiega i motivi, evidenziando come già fatto dal collega nolano, il consigliere comunale Salvatore Maffettone, la divergenza rispetto alla linea politica nazionale del Partito. “La posizione del Consigliere Maffettone – dichiara Napolitano – di non rinnovare la tessera del partito è una posizione molto diffusa e presente in parecchi circoli del PD, quindi, non si tratta di un caso isolato. Ad esempio a Comiziano, piccolo Comune dell’hinterland nolano, i pochi iscritti rimasti nel PD locale, iscritti storici provenienti dal PCI-DS, hanno scelto con sofferenza di non rinnovare la tessera con la speranza che così facendo avrebbero almeno attirato l’attenzione degli organismi dirigenti sovra comunali che, invece, a quanto pare hanno mostrato tutta la loro indifferenza. Il malessere maturato tra gli iscritti del piccolo comune dell’area nolana è identico a quello denunciato dal Cons. Comunale di Nola Maffettone.Un conto è appoggiare un governo tecnico per fare poche cose necessarie e subito (in tema di lavoro, di riforma elettorale e di giustizia), altra cosa è assistere a tutto quello che stiamo vedendo da quando si è insediato Letta: un governo di legislatura impegnato su più fronti e sotto continuo ricatto del capo del PDL. Nel frattempo la gente quella vera, fatta di carne e di ossa, giunta all’esasperazione non ne può più!Ma la situazione di malessere di cui sopra va ben oltre i confini del Comune di Comiziano e di Nola coinvolgendo parecchi iscritti del PD che hanno deciso di non rinnovare le tessere e che soltanto per un senso di responsabilità, diverso da quello del sottoscritto, hanno scelto di soprassedere da qualsiasi commento al riguardo.Io, come una buona parte di tutti quelli che non hanno aderito alla campagna del tesseramento, non mi sento un ex, ancorché consapevole delle difficoltà che il nostro paese attraversa, anzi, al contrario, mi sento più iscritto di quelli che hanno deciso di rinnovare la tessera. A questi ultimi voglio semplicemente e sommessamente ricordare che il contratto sottoscritto, da milioni di cittadini, con il PD in occasione delle primarie prima e delle politiche dopo, non è stato rispettato. Il contratto che, io e tanti giovani elettrici ed elettori, abbiamo sottoscritto poggiava le sue basi sulla realizzazione di un progetto, quello de “l’Italia bene comune”.E’ ovvio che la permanenza di tante persone, me compreso, di rimanere nel PD dipenderà molto dalle posizioni che usciranno dal prossimo Congresso Nazionale dove si spera possano trovare risposte adeguate le istanze ed i valori della nostra gente, di quel popolo che anni fa scese in piazza per condividere un sogno, un’idea diversa del paese e del mondo, sotto il simbolo del “L’ulivo”.
Di Vincenzo Nappi