Nola - Il Comitato Riprendiamoci la Festa in un comunicato evidenzia il proprio disagio e la propria amarezza
rispetto alla conclusione della Festa dei Gigli dello scorso anno caratterizzata da disordini che hanno
costretto alla sospensione dei festeggiamenti. "Avete fatto il capodanno nolano (per la verità non si è tenuto
a causa della pioggia), avete fatto una grande
presentazione e avete alzato le borde dei Gigli, ma
ancora non vi siete resi conto che la Festa dei Gigli 2012 non è mai stata completata. La Barca e gli ultimi 4 Gigli, per molti di noi, sono ancora rimasti fermi lì
all'ingresso del vicolo. Più di 1400 persone l’anno scorso hanno firmato la petizione del comitato “Riprendiamoci La Festa”. Più di 1400 persone avevano chiesto al Sindaco di fermarsi un attimo prima di andare avanti, di riflettere sulle cause della sospensione e di lavorare insieme a tutta la cittadinanza per la tutela della festa. Ad oggi, ancora non si è capito molto di quello che è successo la mattina del 25 giugno 2012. Il Sindaco Geremia Biancardi sostiene che il fuggi fuggi generale, che ha provocato 15 feriti, sia stato creato da un tappo di una bottiglia di spumante. Diversi testimoni, invece, sostengono che sia nato in seguito ad un colpo sparato in aria da un agente delle forze dell'ordine per sedare la rissa in corso. Il piano di sicurezza dalla Protezione Civile suggerisce la creazione di vie di fuga, punti di ritrovo e un sistema di video sorveglianza per le emergenze, ma a due settimane dall’inizio della processione dei Gigli, il piano deve essere
ancora approvato. Da un lato, si sopravvalutano le responsabilità della Fondazione dei Gigli, che tra l’altro non si sa ancora bene come funzioni (è una fondazione privata o pubblica?). Dall’altro, si sottovalutano le colpe di quella classe politica nolana che ha voluto
la fondazione e che poco a poco sta rinunciando a gestire tutti i beni pubblici della città. Per Nola non vale nemmeno più il detto gattopardiano del "tutto cambia, affinché nulla cambi". A Nola, semplicemente, si fa finta che nulla sia successo".
Le omissioni e le contraddizioni del Comitato - Un'amarezza quella del comitato comprensibile, ma che omette di evidenziare alcune cose importanti oltre che cadere in alcune contraddizioni profonde. In primo luogo, rispetto a quanto accaduto lo scorso anno non c'è alcun mistero. Tutto è stato chiarito da un'indagine della Procura che ha stabilito la veridicità dei fatti e che soprattutto non vi fu alcuno sparo. Per lunghi anni si è sempre accusata la politica di essersi impossessata della Festa. Oggi che fa un passo indietro si dice che ha abdicato a gestire un bene pubblico. E' proprio il caso di dire "Amici fate pace prima con voi stessi". I problemi ci sono e tanti, ma non si risolveranno solo ululando alla luna.