Coca-Cola cambia il logo dopo 127 anni. ” Al suo posto nomi e soprannomi “
La storia di Coca–Cola è ricca di momenti da ricordare e da ieri, 8 maggio 2013 – data del 127° anniversario della bevanda più famosa al mondo – si appresta a diventare uno di questi. Per la prima volta, grazie al progetto “Condividi una Coca-Cola“, il celebre logo sarà sostituito dai nomi di battesimo, dai nomi generici e dai modi di dire più diffusi e popolari tra gli italiani.
Con 350 milioni di bottiglie e lattine – prodotte nei 7 stabilimenti italianiCoca-Cola – “Condividi una Coca-Cola” è infatti la prima e più imponente campagna di personalizzazione mai realizzata. Per il mercato europeo un’iniziativa di questa portata e rilevanza è una novità assoluta.
Da maggio ad agosto 2013 sulle bottiglie e lattine di Coca-Cola, Coca-Cola light e Coca-Cola Zero, campeggeranno i 150 nomi propri più diffusi in Italia (da Alessandra a Valentina, da Andrea a Stefano), ma non solo…. Protagonisti anche i nomi generici («mamma», «amico», «il prof», «la squadra») e i modi di dire più comuni e popolari tra il pubblico di giovani consumatori (come: «Lo Zio», «il Socio» ,«il Fenomeno» , «la Vip», «la Stilosa», «il Genio»).
«L’idea nasce dal desiderio di essere sempre più vicini al nostro pubblico e diventare, sempre più, la bevanda di tutti – afferma FabrizioNucifora, Direttore Marketing Coca-Cola Italia -. Attraverso Condividi una Coca-Cola vogliamo infatti ringraziare chi da sempre ama il nostro brand e i suoi prodotti, perchè sono proprio i nostri fan i veri protagonisti ed artefici del successo dell’azienda».
L’obiettivo è quello di incoraggiare i consumatori italiani a condividere un «momento Coca-Cola», all’insegna dell’allegria e della felicità, con amici e persone care. Il gioco della prossima estate sarà quindi quello diricercare, nei punti vendita, la confezione di Coca-Cola personalizzata con il proprio nome, ma anche quella con il nome o soprannome del miglior amico, del proprio amore…Per condividere con «lui/lei» la bevanda più amata della storia.