Cicciano, le associazioni ambientaliste dal prefetto per i siti di amianto non bonificati
Napoli – Le tre sigle ambientaliste ‘Comitato per la Difesa dell’Agro Nolano’, ‘Federazione Assocampaniafelix’ ed ‘Associazione il Movimento’ di Cicciano sono state ricevute lunedì 14 aprile dal Prefetto per la Terra dei Fuochi, Donato Cafagna, nella centrale operativa prefettizia della Protezione Civile di Napoli, per discutere della mancata bonifica dell’amianto presente in vari siti dislocati nelle campagne del Comune di Cicciano. “Dopo il sopralluogo del 15 marzo – ha dichiarato Gennaro Allocca, presidente del Comitato Difesa Agro Nolano, promotore dell’iniziativa – l’amianto ‘sfaldato’ nei siti illegali sparsi sul territorio del comune di Cicciano è ancora là. Il Sindaco si ostina, in dispregio alle norme, a non rispondere alle nostre reiterate istanze, formulate in qualità di soggetti portatori di interessi diffusi”. “Per quanto ci è dato sapere – ha spiegato Gennaro Allocca – non esistono adempimenti attivati dal primo cittadino ciccianese, nonostante gli inviti della Prefettura di Napoli del 20 febbraio e dell’11 marzo scorso e dopo la diffida della Regione Campania del 26 marzo scorso, riguardante la mancata trasmissione del catasto dei siti di abbandono rifiuti comunali”. Le associazioni, nell’esposto consegnato a Cafagna, “invitano le autorità a valutare se esistono gli estremi per adottare provvedimenti di legge a carico del Sindaco di Cicciano per non aver garantito la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, lasciando l’amianto per strada”. All’incontro con il Prefetto Cafagna erano presenti l’On. Massimiliano Manfredi, componente della Commissione ambiente della Camera, Gennaro Esposito, delegato della Federazione Assocampaniafelix, co-firmatario dell’esposto insieme a Carmine Duraccio, Presidente dell’Associazione il Movimento di Cicciano, accompagnato dall’avvocato Angela Cavezza. Il Prefetto Cafagna si è detto alquanto sconcertato per il fatto che l’amianto non sia stato rimosso l’anno scorso ed ha annunciato un’indagine interna con sollecito istituzionale alle autorità di controllo e per il Sindaco di Cicciano. “Credo che se il primo cittadino non bonifica l’amianto, non potrà firmare il Patto per la Terra dei Fuochi – ha detto Donato Cafagna – E’ assolutamente necessario bonificare ad horas quel materiale pericoloso, senza esitare, altrimenti saremo costretti ad intervenire”. Del resto, la mancata trasmissione dell’elenco dei siti ‘è sufficiente da sola – a detta di Cafagna – per escludere un comune dal Patto”. I Sindaci sono avvisati. Nelle prossime ore gli ambientalisti si aspettano passi concreti dall’iniziativa ed è stata sancita una stretta collaborazione con la Prefettura, mediata dal deputato Manfredi, che ha promesso un passaggio col Presidente Caldoro e l’assessore Romano sulla questione raccolta dei pneumatici abbandonati e dell’amianto. “Esiste già la possibilità per i cittadini – ha ribadito Cafagna – di poter usufruire di un kit gratuito per la rimozione di canne fumarie e tetti in Eternit di piccole dimensioni e portare il tutto presso i siti di stoccaggio comunali. Ovviamente lo smaltimento finale è a carico dell’Ente Comune”. Le associazioni sollecitano il Governo Centrale ad emanare un provvedimento affinchè si diano ‘bonus’ o altri incentivi ai comuni per lo smaltimento finale dell’amianto e spezzare la catena tragica del suo abbandono nelle campagne, con gravi rischi di ammalarsi di cancro ai polmoni. “Oltre all’annosa questione dei bonus – ha dichiarato Gennaro Esposito dell’Assocampaniafelix – sollecitiamo anche la creazione di siti di stoccaggio finale di rifiuti pericolosi, ma lontano dalla terra dei Fuochi, in località della Campania idonee per questo tipo di siti, onde abbattere i costi di smaltimento e combattere lo sversamento illegale di questi rifiuti pericolosi”.