Cicciano, l’istituto IPSSEOA presenta la canzone scritta per il Giglio del Sarto 2019. L’appuntamento è per mercoledì 13 con un convegno sulla figura di San Paolino
Cicciano – La scuola che si integra al territorio in nome dei valori della partecipazione e dell’inclusione. E’ il modello che da tempo propone l’istituto IPSSEOA “Russo” di Cicciano e che ha rilanciato anche con l’adesione al doppio contest proposto dal Giglio del Sarto 2019 per aprire la Festa dei Gigli, dal 2013 bene immateriale patrimonio dell’Unesco, alla comunità territoriale. Due concorsi per la scelta del rivestimento dell’obelisco e della canzone che farà parte del repertorio musicale dei festeggiamenti della macchina, testimonianza di una fede profonda ed espressione di uno straordinario folclore.
Un progetto che ha rappresentato una concreta opportunità per tanti di dimostrare amore verso un San Paolino, uno dei padri della Chiesa e campione di fraternità e carità. Per un gruppo di docenti di sostegno dell’Ipsseoa “Russo” di Cicciano, l’iniziativa del Giglio del Sarto è diventata un modo per rafforzare il legame con i propri alunni speciali, in un rapporto simbiotico di insegnamento-apprendimento, utilizzando i linguaggi espressivi dell’arte . É nato un percorso che già ha portato i suoi primi risultati. In particolare, l’alunno Gianmarco D’Onofrio è stato nominato maestro di festa onorario e il suo sogno di vivere da protagonista la festa si è avverato. Un ulteriore stimolo è nato scrivendo, musicando e cantando la neonata canzone “Le funi della libertà “.
Il questo modo il gruppo di docenti Ardolino Antonio, D’Avanzo Michele, Nunziata Biagio, Mancanello Marcella sono riusciti ad unire tutte le arti: visive,musicali, canore e di prosa.
La presentazione della canzone con un video musicale sarà proiettato presso la sede centrale di Cicciano il prossimo 13 febbraio 2019 alle ore 11.00 in occasione dell’evento della consegna della Bandiera a scuola da parte comitato Sarto. Seguirà un dibattito sulla figura di San Paolino che vedrà relatori il professore Luigi Simonetti, il dottor Domenico Luongo e le locali autorità religiose e politiche.
di Alberto De Sena