Chiellini, la Juve non ha fatto male
‘In estate parlavamo tutti di un avvio di calendario terribile. Ora abbiamo fatto 6 vittorie e un pareggio, non abbiamo fatto male’. Giorgio Chiellini parla dell’inizio di campionato della Juventus. ‘La Roma ha stupito tutti ma – dice il difensore bianconero – si può fermare come tutte le migliori squadre del mondo. Alla classifica non guardo fino alla prossima sosta di campionato. Non siamo ancora la migliore Juve ma tra noi, Napoli e Roma, abbiamo fatto in tre un grande inizio di stagione’.
Noi troppi gol ma non toccate Buffon – Questa Italia non è nata per difendere. Che l’azzurro di Cesare Prandelli fosse qualcosa di rivoluzionario nel panorama della tradizione, era cosa nota e riconosciuta dagli avversari. La constatazione del ct, ieri dopo il pari in Danimarca, certifica il marchio di fabbrica della sua gestione: troppi gol presi, sempre meglio provare a farne uno di più degli avversari. Niente male per i maestri riconosciuti del catenaccio. ”Nelle ultime partite abbiamo preso troppi gol. Ma non si tratta di errori del singolo o del reparto: nel calcio moderno, si considera oramai la fase difensiva di tutta la squadra”, dice da Coverciano Giorgio Chiellini, leader del reparto azzurro. La difesa che riesce meglio, anche a lui, di questi tempi è quella dei compagni. Da Balzaretti (”Bendtner ha una sola dote: lo stacco di testa sul secondo palo, difficile fermarlo…”) al reparto. Fino a Buffon. ”Lo stanno mettendo in croce, alla Juve come in nazionale, per i troppi gol presi. Se non è tutte le volte Superman, e’ un problema – dice il centrale difensivo – Ma secondo me non è così: ha fatto un buon inizio di stagione, con qualche errore come capita anche a me. Domenica contro il Milan si sono sottolineati i suoi errori, non la parata su Robinho, senza la quale sarebbe stata un’altra partita”. In effetti, un Buffon ordinario mina alcune delle certezze azzurre. I due gol in fotocopia da Bendtner e le troppe porte azzurre bucate in Confederations sono piccoli campanelli di allarme. Nell’immediato anche per la corsa a una piazza da testa di serie al Mondiale, per la quale serve la vittoria contro l’Armenia martedì a Napoli. ”Si considera troppo poco l’importanza di andare in Brasile in quella posizione di vantaggio”, l’avvertimento di Chiellini, che tra l’altro dice di considerare ”una chicca della carriera” la possibilità di giocare con Totti al Mondiale. ”Ora – ribadisce tornando al discorso delle teste di serie – nessuno ci pensa, magari poi a giugno tutti ce lo rimprovererebbero. Fallire questo traguardo non sarebbe drammatico, ma molto brutto sì: vorrebbe dire aver sprecato qualcosa che ci siamo meritati, e mettersi in una condizione scomoda a giugno”. Ovvero rischiare nel girone Brasile, Spagna, Argentina o Germania, e magari dietro un’africana e una sudamericana. ”Il ranking attuale rispecchia il ruolino di marcia di una nazionale che negli ultimi due anni ha perso solo due partite ufficiali – ricorda Chiellini – Contro la Spagna in finale all’Europeo, con una gran fatica sulle spalle, e col Brasile in Confederations. Ma siamo sempre stati a livello delle più grandi”. Anche per questo Prandelli non rinuncerà alla possibilità di recuperare Balotelli fino all’ultimo. Diversamente, ci sarà da far leva sul ritorno da titolare di Pirlo (”il suo turn over c’è anche alla Juve: lui ci tiene sempre a giocare ma è intelligente e capisce”) e sul recupero di Insigne, oltre che sull’Osvaldo scintillante di ieri. Qualche errore difensivo in meno, però, sarà necessario. ”Difendiamo troppo nella nostra area, quando è così prima o poi l’errore lo concedi: è un discorso di squadra”. E di abitudini che cambiano.