Champions League: Simeone: “Come una finale”. Allegri: “Abbiamo voglia di vincere”
“Abbiamo voglia di vincere a Madrid e d’altronde è nel dna di questa squadra”. Così Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa della vigilia di Atletico Madrid-Juventus. “In Champions cerchiamo di fare il massimo senza porci obiettivi – ha aggiunto – il primo traguardo è di passare agli ottavi, poi a marzo vedremo di che pasta siamo fatti. Domani giochiamo contro una squadra che ha una forza mentale incredibile ed un grande furore agonistico”.
Simeone: “Come una finale”
“Per noi è una finale, dovremo giocare una partita di altissimo livello”. Diego Simeone mette pressione alla Juve, attesa domani sera a Madrid per la sfida di Champions: il Cholo, che ha detto di aspettarsi una squadra all’attacco, ha disperato bisogno dei tre punti dopo la sconfitta all’esordio contro l’Olympiakos. “Ho molto rispetto per la Juve e per il lavoro che ha svolto in questi anni – ha detto Simeone parlando degli avversari – è una rivale sempre difficile da incontrare perché ha grandi campioni. Ho grande ammirazione per loro perché sono sempre stati un club molto competitivo”. Allo stadio madrileno il tecnico dell’Atletico si aspetta “non una Juve che si chiude per ripartire in contropiede. E’ una squadra abituata a pressare alto e creare spazi, appena possono si spingono in attacco in maniera rapida. Non faranno una partita di attesa”.
Costretto a fare a meno del capitano Gabi, l’allenatore argentino ha confermato la presenza fra i pali di Moyà al posto di Oblak, mentre Raúl García, Griezmann e Arda Turan dovrebbero supportare Mandžukić nel reparto offensivo. Tornato in panchina nel match di sabato dopo le sei giornate di squalifica, Simeone ha ricevuto gli elogi di Diego Godin: “Il suo ritorno in panchina è stato fondamentale per noi, da vicino è in grado di darti un’energia che dagli spalti è impossibile trasmettere”. Proprio il difensore uruguayano, con il gol segnato agli azzurri ai mondiali in Brasile, è stato l’ultimo giocatore ad aver battuto Buffon in una gara ufficiale. “A preoccuparsi dovrebbe essere Buffon, visto che l’ultimo gol gliel’ho fatto io…”.
Godin concorda però con Simeone sulla forza degli avversari: “La Juve è una squadra forte, ha vinto tre scudetti di fila e in questa stagione è partita benissimo. Ha ragione chi dice che questa è quasi una finale, ma noi siamo abituati a giocare sfide del genere, e affronteremo questo match come se fosse decisivo: dobbiamo farlo per la nostra gente”. Quella tra Simeone e la Juve è una storia lunga: non è certo la prima volta che l’argentino incrocia i bianconeri. La prima volta 23 anni fa e l’argentino vestiva la maglia del Pisa. Poi il passaggio all’Atletico Madrid, dove vinse campionato e coppa del Re diventando l’idolo dei tifosi. Ma le strade, la sua e quella dei bianconeri, erano destinate a incrociarsi di nuovo. Con l’Inter prima e con la Lazio poi: e proprio con i biancocelesti segnò alla Juve due gol pesanti (il primo eliminò i bianconeri in Coppa Italia e il secondo spinse la Lazio alla conquista del suo secondo scudetto). Aspetta di scendere in campo, sentendo aria di derby Alessio Cerci che, nella lista dei convocati, “potrebbe anche partire titolare” ha detto Simeone.
Curiosità in cifre
L’Atletico ospita la Juventus per la terza volta nelle coppe europee: nella coppa delle Fiere 1963/64 vittoria bianconera per 2-1, l’anno seguente, stessa competizione, rivincita madrilena per 3-1. Più in generale sono 11 i precedenti in terra iberica tra Atletico e club italiani nelle classiche coppe europee, con bilancio di 7 successi dei “colchoneros” e 4 sconfitte, senza pareggi. La Juventus è alla 26/a trasferta spagnola nelle classiche coppe europee: il bilancio è di 6 vittorie, 4 pareggi e 15 sconfitte. L’Atletico Madrid non subisce gol in casa, nelle coppe europee, da 243′: ultima rete incassata da Kakà al 27′ di Atletico-Milan 4-1 dell’11 marzo scorso in Champions. Poi si contano i restanti 63′ di quella gara e le intere contro Barcellona (1-0) e Chelsea (0-0).
Juventus a porta chiusa, in gare ufficiali, in assoluto, fra vecchia e nuova stagione, da 981′: ultimo gol subito da Zaza al 9′ di Sassuolo-Juventus 1-2 del 28 aprile scorso, in campionato. Data storica, ma in negativo, per la Juventus quella dell’1 ottobre in Europa: pur essendo finora positivo il bilancio bianconero (7 precedenti, con 4 vittorie e 3 sconfitte), tuttavia nel 1958 la formazione torinese subì il più grande cappotto della storia nelle coppe: 0-7 a Vienna contro il Wiener Sportclub, in coppa dei Campioni. Dirige il tedesco Brych, classe 1975, internazionale dal 2007. Tre i precedenti con l’Atletico Madrid, che conta 2 successi e 1 pareggio. Con la Juventus Brych sarà al debutto assoluto. In generale, con club spagnoli nelle coppe europee, le formazioni iberiche vantano 14 incroci con score di 6 successi, 7 pareggi ed 1 sola sconfitta, mentre quelle italiane ne contano 7, con bilancio di 3 vittorie, altrettanti pareggi ed 1 sola sconfitta.