Cavani al Psg, avra’ il n.9
Indosserà la maglia numero 9 Edinson Cavani, il nuovo acquisto del Paris-Saint Germain, che si appresta a tenere una conferenza stampa al Parco dei Principi di Parigi. In una foto diffusa su Twitter dal Psg, si vede l’ex bomber del Napoli sorridente, che mostra entusiasta la sua nuova maglia con i colori della squadra parigina, la scritta Cavani e il numero 9.
“Non è stato un trasferimento facile”, ma “abbiamo firmato”: il presidente del Psg,Nasser Al-Khelaïfi,nel corso di una conferenza stampa al Parco dei Principi, ha risposto così a una domanda sulle trattative con il Napoli per giungere al trasferimento di Cavani a Parigi. “Ringrazio De Laurentis”, ha detto ancora Al-Khelaifi. Quanto al ritardo di due ore sull’inizio della conferenza stampa, il presidente del Psg lancia una frecciatina contro il Napoli. “Non è colpa nostra, siamo molto dispiaciuti per quello che è successo”, afferma ai giornalisti, riferendosi al fatto che per iniziare l’incontro con la stampa il Psg attendeva un via libera da Napoli. “Sono contento di annunciarvi l’arrivo di Cavani al Psg per cinque anni”. E ancora: “Tutti volevano Cavani, ma ora é da noi. E’ stato il più grande bomber del campionato italiano. Spero che farà ancora meglio da noi”. “L’arrivo di Cavani è la dimostrazione della continuità del nostro progetto per fare del Psg il miglior club d’Europa”, ha concluso
“Se non ci fosse stata la clausola rescissoria, non glielo avrei venduto (al Paris Saint Germain, ndr) neppure a 70 milioni”. Parole di Aurelio De Laurentiis.
La gigantografia del Matador dalla ‘Rotonda Cavani’, la strada di Lucrino (frazione di Pozzuoli) ribattezzata così in omaggio all’ex attaccante del Napoli sbarcato a Parigi: i tifosi azzurri hanno reagito così, cancellando le tracce di un amore lungo tre anni, non appena si sono diffuse le prime immagini dell’ex beniamino che atterrava sul suolo francese per firmare un ricco contratto con il Psg. La scorsa notte quello che era un vero e proprio altarino meta di tifosi, messo in piedi tra Bacoli e Lucrino, la prima residenza del calciatore quando arrivò a Napoli, è stato smantellato: oltre alla gigantografia, via anche la bandiera dell’Uruguay, e via la foto del Matador che campeggiava su un cancello accanto alla scritta ‘Grazie di tutto’. Alla rabbia dei tifosi azzurri è sfuggita solo la piccola targa che attribuisce il nome alla rotonda Cavani e che per ora resta lì.