Caldo torrido, Gori: razionalizzare l’utilizzo dell’acqua

Come confermato anche dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania nel comunicato stampa dello scorso 29 giugno, si sta registrando in questi giorni, a causa delle elevate temperature,  dei prelievi idrici, da parte dell’utenza, che stanno superando di oltre il 30% il consumo abituale, in concomitanza di una minore disponibilità della risorsa idrica su scala regionale. Da tempo la GORI partecipa ad un tavolo di gestione dell’emergenza idrica istituito dal Settore Ciclo Integrato dell’Acqua della Regione Campania e, grazie a tale pregevole iniziativa dell’Assessorato all’Ambiente, si è riusciti sinora, con il contributo degli altri gestori regionali (Acquacampania, ARIN) ad adottare i correttivi necessari per ridurre al minimo i disagi per i cittadini campani ed in particolare per quelli del nostro Ambito, penalizzati  dalla ubicazione terminale rispetto agli acquedotti regionali. Purtroppo tale eccezionale situazione ha già provocato, in alcuni comuni del nostro Ambito Territoriale Ottimale, alcuni disservizi quali abbassamenti di pressione e mancanze d’acqua nelle zone poste a quota altimetrica più elevata ed ai piani alti degli edifici. GORI sta provvedendo, attraverso il sistema di Telecontrollo degli impianti, a monitorare costantemente i flussi idrici per cercare, laddove possibile, di eseguire manovre sulle reti idriche e ridurre al minimo i disagi all’utenza. Per quanto sopra descritto, GORI invita Codeste spettabili Amministrazioni a sensibilizzare la cittadinanza ad un utilizzo dell’acqua attento e parsimonioso, limitandolo al solo uso domestico, cosi’ come previsto dal regolamento del servizio idrico integrato, sospendendo/vietando qualunque diverso utilizzo, in particolare quello irriguo e di innaffiamento. Ciò potrà essere effettuato, così come accaduto in analoghe situazioni di crisi idrica, mediante l’adozione di apposite Ordinanze sindacali. Tale azione potrà rilevarsi particolarmente utile a prevenire eventuali disservizi nella distribuzione idrica del territorio dell’ATO n.3.

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