Bufera nel Pd campano

L’inchiesta anticamorra scuote ancora una volta il partito Democratico in Campania, a poco più di un mese dalle elezioni per le comunali a Napoli, Caserta, Salerno e Avellino.  Questa mattina i vertici M5S terranno a Napoli una conferenza stampa per presentare il programma del loro candidato alle comunali, ma Luigi Di Maio si prepara a lanciare l’offensiva sulla questione morale nel Pd.  

Di fatto, la tegola che si abbatte su Stefano Graziano, che si autosospende subito dal partito ma resta in Consiglio regionale, è un duro colpo all’immagine dei democrat campani, che stavano cercando di risalire nei sondaggi pre-elettorali anche grazie all’impegno in prima persona del segretario nazionale e Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che proprio domenica è tornato a Napoli per la sua terza visita nel giro di poche settimane. I riflettori si accendono sulla campagna elettorale in corso a Napoli (a Caserta, area di origine di Graziano, dove il Pd è commissariato da due mesi, diventa palesemente più dura la battaglia elettorale di Carlo Marino, renziano della prima ora e vincitore delle primarie) perchè nel capoluogo la deputata Valeria Valente era da poco riuscita ad uscire dalle violente polemiche post-primarie, nelle quali aveva sconfitto l’ex sindaco Antonio Bassolino.
   
Venanzio Carpentieri, segretario del Pd di Napoli, cerca di gettare acqua sul fuoco («Credo che non ci saranno ripercussioni sulle prossime elezioni a Napoli, non ci può essere una diretta correlazione tra quella vicenda e quella delle elezioni amministrative») e respinge «ogni tentativo di far diventare un episodio sintomo di una generale compromissione del partito». Ma gli altri partiti attaccano frontalmente il Pd, a cominciare dal M5S, che con Valeria Ciarambino parla di «Gomorra del Pd in Campania» sul blog di Beppe Grillo. «In una terra in cui la presenza della camorra è ingombrante e incide nella vita di tutti i cittadini onesti, non si può tentennare neanche un minimo: Graziano lasci la sua poltrona in Consiglio regionale», aggiunge il M5s che oggi appunto presenterà la propria lista a sostegno del candidato sindaco di Napoli Matteo Brambilla, con tutto lo stato maggiore del movimento, dal vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, e il presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, Roberto Fico.
   
Ci va duro anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che punta i suoi strali direttamente su Roma e continua la dura polemica con il premier: «La rottamazione di Renzi – dice – non è mai iniziata, anzi». «Doverosi e apprezzabili» sono giudicati da Vincenzo De Luca, Presidente della Campania, gli atti compiuti da Graziano. «La magistratura ora vada avanti in tempi rapidi», aggiunge De Luca ricordando «il principio che fino a sentenza definitiva chiunque è innocente».

 

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