Berlusconi avverte colombe e ministri Pdl: ricordatevi di Fini

«A loro dico: se si contraddicono i nostri elettori, non si va da nessuna parte. Anche Fini e altri ebbero due settimane di spazio sui giornali, ma poi è finita come è finita». È il messaggio che Silvio Berlusconi, intervistato dall’Huffington Post, recapita ai senatori governisti del Pdl, invitandoli a «non commettere errori che li segnerebbero per tutta la vita».

L’avvertimento. «Li inviterei ad ascoltare i cittadini sia sulla legge di stabilità che sulla mia decadenza. E ricordino che il tema non è tanto quello di essere leali a Silvio Berlusconi, ma quello di essere leali ai nostri elettori e ai programmi su cui ci hanno dato il consenso», spiega.

La replica ad Alfano. Il Cavaliere replica anche a quanto detto da Alfano, che nel pomeriggio ha invitato il suo leader a sostenere il governo anche in caso di voto favorevole alla sua decadenza da senatore: «Se Il Pd compie un omicidio politico non si può collaborare».

«Manovra da rifare»«Questa manovra va cambiata profondamente, come noi ci accingiamo a fare in Parlamento», continua Berlusconi a proposito della legge di stabilità. C’è «la sorpresa inaccettabile del ritorno mimetizzato della tassa sulla prima casa, cosa per noi assolutamente insostenibile. Serviva uno choc positivo, una frustata che ci aiutasse a cogliere la ripresa. E invece – aggiunge l’ex premier – sono venute fuori molte misure rinunciatarie, più la sorpresa inaccettabile del ritorno mimetizzato della tassa sulla prima casa, cosa per noi assolutamente insostenibile. Ma quello che è più grave è la non comprensione di ciò che accade nel Paese. Dalla pubblicità ai consumi di energia, dalle auto agli elettrodomestici, dell’abbigliamento fino ai consumi alimentari, tutto dimostra che c’è paura e depressione. Questa manovra va cambiata profondamente, come noi ci accingiamo a fare in Parlamento».

Il Pdl. Rottamare il partito? «È una fantasia fondata sul nulla. Mi hanno dato anche dello ‘sfasciacarrozze’, ma nel mio lavoro (dall’urbanistica alle comunicazioni, dallo sport alla politica), ho sempre fatto il contrario. Ho sempre cercato di mettere insieme e usare al meglio tutte le risorse umane possibili, valorizzando al massimo le capacità di ciascuno», dice poi Berlusconi. «Nel nostro movimento esiste un patrimonio di persone, di parlamentari, di consiglieri regionali, provinciali e comunali, di dirigenti sul territorio, di militanti che va assolutamente salvaguardato. A questo patrimonio dobbiamo cercare di aggiungere altri protagonisti del mondo dell’impresa, delle professioni, della cultura, del lavoro, per rinnovare la nostra passione e il nostro entusiasmo e fare sempre di più».

 

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