Berlusconi assicura nessuna rottamazione in FI

«Cappellacci d’ora in poi chiamatelo Franco, io lo chiamo così perchè mi rompe le scatole tutti i giorni con la zona franca». Lo ha detto, strappando risate e applausi, Silvio Berlusconi, questa mattina a Cagliari per lanciare la campagna elettorale del candidato del centrodestra alle regionali in Sardegna, il governatore uscente Ugo Cappellacci. «Ricordo ancora l’inizio della campagna elettorale 5 anni fa, proprio qui alla Fiera, che ci aveva portato alla vittoria» ha concluso Berlusconi. 
Berlusconi è arrivto alla Fiera di Cagliari con oltre due ore di ritardo rispetto al programma. Nel padiglione D ci sono per il Cavaliere circa 2.500 persone: in sala bandiere di Forza Italia, sul palco due maxischermi e lo slogan della campagna di Cappellacci «Qui Ora». In sottofondo tutte le canzoni che solitamente accompagnano le convention di Fi.

Berlusconi è arrivato alla Fiera in macchina con la sua compagna, Francesca Pascale, e il candidato governato Ugo Cappellacci. Sceso dall’auto non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Poi dal palco si è scusato per il ritardo: «c’era acqua alta a Roma per il maltempo – ha spiegato – abbiamo impiegato più di un’ora e un quarto per arrivare all’aeroporto e abbiamo perso l’aereo, quindi ci siamo dovuti imbarcare con quello successivo».

«Sui giornali leggo solo stupidaggini, su maretta o non maretta e su rottamazione in Forza Italia. Voglio chiarire che Toti è venuto per amor mio, ma preciso che non siamo gay, e avete visto cosa è venuto fuori. Non vogliamo rottamare nessuno perchè se c’è qualcuno che negli oltre 50 anni della sua carriera imprenditoriale e politica ha sempre avuto rispetto di tutti i suoi collaboratori e amici, quello sono io».

«Sono addolorato per tutto quello che lo Stato italiano non ha fatto per la Sardegna, ma in Italia dal 1948 è sbagliato il modo di votare». «La Costituzione è stata concepita perchè non ci fossero le condizioni capaci di dar vita ad un nuovo regime, ma così facendo non si è dato nessun potere al Governo», ha aggiunto Berlusconi.

Silvio Berlusconi, prendendo spunto dalle critiche del governatore sardo Cappellacci, che ha parlato prima di lui alla Fiera di Cagliari, è tornato a parlare di Costituzione. «I padri costituenti – ha detto il leader di Forza Italia – non hanno dato poteri al Governo ma ai due rami del Parlamento e alla Corte Costituzionale. Nei nove anni che sono stato al Governo non ho avuto i poteri per ottenere i risultati che speravo, non ho potuto fare quelle profonde riforme necessarie per stare al passo con il resto dell’Europa, come la riforma della burocrazia, la riforma del lavoro e del fisco, ma soprattutto – ha concluso Berlusconi – la riforma della giustizia, una mancanza che grida ancora vendetta».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *