Beni culturali area Nolana, Giampietro “Occorre fare Rete”. Scala “Fino ad oggi, solo iniziative scollegate”
Nola – La parola d’ordine è rendere fruibili i beni culturali. Solo così si può costruire un sistema turistico con flussi di visitatori dai numeri consistenti tali da determinare un indotto economico virtuoso, capace di sostenere e moltiplicare le attività sul territorio. È questa la valutazione di tutti coloro che da anni operano nel settore dell’accoglienza e della promozione, essenzialmente associazioni che prestano il loro impegno in maniera volontaria e qualificata. Una considerazione che si basa sull’oggettivo dato di fatto che l’offerta culturale dell’area nolana, negli ultimi anni, si è drasticamente ridotta, a causa di problemi legati prevalentemente alla gestione e alla manutenzione dei siti, oltre che alla mancanza di una serie di importanti servizi.
Secondo il consigliere di opposizione, Carmela Scala è assente anche una reale volontà della stessa Regione nel voler sviluppare aree di interesse diverse da quelle solite già ad alta densità turistica, come quelle costiere o la stessa Pompei. “Tranne per qualche eccezione – afferma il consigliere Scala – e per qualche iniziativa che includeva il nostro territorio in alcuni itinerari, la Regione, nei suoi Piani, considera questo territorio a vocazione essenzialmente agricola. Al tempo stesso – aggiunge ancora Scala – va anche detto che anche i Comuni del nostro territorio non sono mai riusciti a creare un percorso di promozione comune. Si procede in maniera scollegata e la stessa Agenzia dovrebbe incidere di più nel suo ruolo di raccordo. Un plauso va certamente alle associazioni che in maniera meritoria si occupano della gestione dei vari beni. Al tempo stesso, attenzione anche ad alcuni privati che non sempre possono avere degli scopi di carattere culturale e perseguire unicamente interessi di carattere generale. Siamo in piena campagna elettorale per le regionali: il tema della valorizzazione dei nostri beni culturali dovrebbe essere centrale, ed invece sento parlare solo di persone e molto poco di proposte e programmi”.
Sullo spinoso argomento si sta confrontando anche il neo assessore alla Cultura del Comune di Nola, Nando Giampietro, che ha impostato l’attività concentrandosi maggiormente sul recupero dei beni e dei monumenti presenti sul territorio comunale, piuttosto che sugli eventi. “Il primo passo è quello di costituire una rete tra gli enti pubblici interessati, i proprietari dei siti, le associazioni – afferma l’assessore Nando Giampietro – solo in questo modo si può stilare un programma di iniziative organico ed integrato finalizzato al superamento dei tanti ostacoli presenti, rendendo realmente fruibili quanti più siti di interesse possibili. Stiamo lavorando, tra le altre cose, affinché sia restituita ai cittadini la bellissima chiesa di Santa Chiara e al tempo stesso stiamo provando a sottrarre all’abbandono e alla decadenza l’eccezionale complesso di Sant’Angelo in Palco. Con gli altri comuni, anche attraverso l’Agenzia, bisognerà essere più incisivi nel mettere a sistema tutti i beni culturali dell’area nolana con servizi di promozione, valorizzazione, e mobilità condivisi. Questa rete non potrà prescindere da una forte attenzione alla sostenibilità e alla salvaguardia ambientale, quanto mai indispensabili per la valorizzazione del territorio e del benessere del cittadino. Va implementata una “Cultura green”. I tempi sono difficili, ma noi siamo convinti e determinati che questa sia l’unica strada da seguire”